La Sardegna è sempre stata patria di talenti. Basti pensare alle gesta grandiose di Gigi Riva, che portò il tricolore a Cagliari, ma anche a Gianfranco Zola, cresciuto nella Nuorese e autore di una grandissima carriera, prima al Napoli e poi in Inghilterra, prima di chiudere la carriera ai rossoblu nella prima metà degli anni 2000. La scuola sarda sforna spesso dei ragazzi capaci di potersi imporre in grandi realtà ed è per questo che, quando dal vivaio cagliaritano escono calciatori promettenti, bisogna drizzare le antenne.
Uno di questi è sicuramente Alessandro Deiola. Il centrocampista classe ’95, sin dai primi anni di giovanili, prometteva molto bene, ma per ora le aspettative non sono state ripagate. Deiola però è ancora molto giovane, e a 22 anni ha ancora tutto il tempo e il potenziale per imporsi. La sua stagione migliore è stata, senza dubbio, quella della promozione sarda in Serie A. A 20 anni, giocò 21 partite, condite da 2 gol, nel campionato cadetto. Nelle successive annate, poi, non è riuscito a imporsi come avrebbe voluto. Dal febbraio 2017 ad oggi, cioè da quando è tornato in maglia rossoblu dopo l’esperienza durata 6 mesi (con 14 presenze) allo Spezia, ha racimolato soltanto 7 presenze, 3 delle quali nella stagione in corso, a causa anche di un infortunio che lo ha tenuto lontano dal rettangolo di gioco. La società crede in lui: starà al ragazzo ripagare il tutto la nuova fiducia concessa dall’allenatore nell’ultimo mese.
È già considerato il centrocampista del futuro delle grandi squadre e della Nazionale Italiana. Nicolò Barella, centrocampista del Cagliari classe 1997, ha già stregato tutti. È oramai alla seconda stagione consecutiva in Serie A da titolare quasi indiscusso della squadra ora allenata da Diego Lopez. Ha già fatto tutta la trafila delle Nazionali giovanili, dalla Under 15 alla Under 21, vincendo il premio come “miglior centrocampista della classe ‘97” sia nel 2012 che nel 2013. Vanta già 51 presenze con la maglia sarda, di cui 46 nella massima serie. Barella abbina quantità e qualità, doti decisive e fondamentali per un centrocampista moderno. Su di lui hanno già messo gli occhi grandissime società, come la Juventus e l’Inter.
Lungi da noi denigrare il Cagliari, società stimabile, dal grandissimo fascino e di tradizione unica. Bisogna, però, credere che, qualora questi ragazzi crescano come si pensa, potrebbero spiccare il volo per una squadra con ambizioni superiori a quelle dei rossoblu. Da questo punto di vista, la Juventus è la squadra in Europa più attiva per gli acquisti nel suo stesso campionato, con una media del 70% sul calciomercato totale. Tutte le altre big europee, a partire dal City per finire al Barcellona, puntano molto su talenti che non provengono dal proprio campionato ma da uno dei top 5. Da questo punto di vista, invece, i bianconeri cercano sempre ragazzi già pronti alla Serie A, come si può notare con gli acquisti di Pjanic, Higuain e recentemente Bernardeschi. Nelle ultime stagioni, anche l’Inter, con l’acquisto di Gagliardini, e il Napoli, con le acquisizioni di Diawara e Zielinski, hanno dimostrato di essere costantemente attenti a ciò che succede all’interno dei vivai di Serie A.
A giugno, pertanto, potrebbe esserci del movimento. Per ora, però, Deiola e soprattutto Barella se li coccola il Cagliari, che sogna di aprire un ciclo con loro.