A San Gavino Monreale il peso dell’istruzione gravava, come dicono le carte d’archivio […] il convento dei RR.PP. Minori osservanti i quali si han fatta da tempo immemorabile fino al presente particolar premura di fare la scuola pubblica […], sul convento di Santa Lucia che fu sede – fin dal 1657 – dell’università di Teologia e di Belle Lettere dotata, da quel che si dice, di una importante biblioteca.
Sappiamo infatti che i religiosi oltre al bene spirituale del popolo pensavano pure all’insegnamento per i giovanetti e davano lezioni di agricoltura ai grandi; a questo proposito è una lettera del 1791 in cui si cita il “maysto di grammatica”.
La scuola Normale però venne ufficialmente istituita del Consiglio Comunitativo nel 1825 e si trovava sempre nel Convento ma, causa la distanza dall’abitato e le pessime condizioni delle strade, venne scelto come locale una parte dell’allora palazzo comunale.
A metà del XIX secolo, Raimondo Porru così scriveva […]Si ha una scuola elementare, un maestro e 40 studenti; non tutti in certi tempi intervengono, perciò lo stato attuale dell’istruzione è piuttosto scadente. Quei che sanno leggere e scrivere saranno da 30 a 40 circa. Sacerdote Nicolò Cirronis, primo insegnante elementare […].
Qualche anno più tardi, Vittorio Angius riportava invece le seguenti notizie […]La scuola primaria suol essere frequentata da circa 46 fanciulli ma il profitto che si fa è nullo perché i regolamenti non sono osservati. Si sperava che dopo l’istituzione della metodica, e per la vigilanza dell’ispettore stabilito dal governo, l’istruzione sarebbe più proficuo, che era stata negli anni addietro […]; scriveva ancora […]Questo nessun profitto fatto nella scuola primaria è provato evidentemente dal numero di coloro, che in tutto il paese, eccettuati, come è ragione, quelli che hanno fatto gli studi nei ginnasii, preti, notai, chirurghi, ecc, sappiano leggere e scrivere, non essendo più che sei!!!! E forse né pur di questi pochi si può far onore alla scuola, perché forse è vero che abbiano imparato nelle scuole d’Ales. Ecco quanto si è profittato ne’ 28 anni da che questa scuola è stabilita […].
Spesso e volentieri però le condizioni della scuola non erano adeguate, tant’è che il maestro era costretto a tenere le lezioni a casa sua ma – nel 1850 circa – venne istituita anche la scuola femminile ospitata inizialmente nelle case di dona Pasquala Orrù. Agli inizi del ‘900 il Comune trasformò il vecchio magazzeno di dona Marianna Diana nella scuola elementare, anche se molte classi tenevano lezione pure all’interno di su presoni becciu.
Grazie alla prosperità portata dalla Fonderia, sorsero anche la Scuola Materna “Sant’Anna” del Cottolengo, una scuola di Avviamento professionale e negli anni ’50 le Scuole Vescovili (Medie, Ginnasio, Liceo Classico e Istituto Magistrale).
Alberto Serra
Per approfondire
CASTI A, Santu ‘engiu, arrogus de storia, 1997.
GIACU G, Oltre l’incendio, il manoscritto Porru, 2003.
ANGIUS – CASALIS, Dizionario storico statistico di sua maestà re di Sardegna, 2006.