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San Gavino Monreale: il Poliambulatorio di via Nurazzeddu potrebbe essere trasferito fuori paese

Allerta meteo: chiusura urgente ambulatori ASL

Allerta meteo: chiusura urgente ambulatori ASL

I consiglieri comunali di San Gavino Monreale Silvia Mamusa, Simone Angei, Giuseppina Chessa e Nicola Garau, hanno chiesto spiegazioni al sindaco Carlo Tomasi sul rischio che il poliambulatorio di via Nurazzeddu venga chiuso e trasferito in altri servizi territoriali. La minoranza, dopo aver puntualizzato che è trascorso un po’ di tempo dalla presentazione delle interpellanze, ha domandato al primo cittadino di relazionare in merito alla situazione.

Considerato – hanno spiegato i consiglieri – che, con delibera di maggio 2015, il Consiglio si espresse in modo favorevole alla concessione della scuola elementare di via Goldoni, in comodato d’uso gratuito all’Asl, per destinarla ad accogliere i servizi del Poliambulatorio“.

Il Consiglio poi dispose di intervenire per adeguare la struttura. E ad oggi, secondo l’opposizione, non sono noti sviluppi in merito agli accordi tra amministrazione comunale e azienda sanitaria per gli investimenti e interventi sulla struttura.

Il sindaco Tomasi ha rassicurato di esser sempre vigile sull’argomento, ritenendo i servizi pubblici di vitale importanza per la cittadinanza sangavinese. “È confermato il Dea di primo livello per il nuovo ospedale – ha risposto Tomasi – In attesa della realizzazione dell’ospedale, è necessario attirare il servizio pubblico per avere più presenze a San Gavino. È vero che i locali non sono più adatti allo scopo, ciò nonostante continuano a usufruirne fino a quando non troveranno spazi più idonei. L’Asl non ha fondi disponibili per acquisire altri spazi. Infatti non accettarono la proposta di occupare l’immobile di viale Trieste”

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Ancora un po’ scettica la consigliera Mamusa, che ha precisato: “L’Asl non ha messo a disposizione le somme, ma ha investito a Sanluri e Villacidro. Noi abbiamo l’ospedale, ma occorre comunque, come asserito dal sindaco, essere vigili affinché i servizi restino a San Gavino”.
 
Fonte: Il Sardington Post, (m.p.)

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