La festa del popolo sardo. Così la Regione definisce Sa Die de sa Sardigna. La giornata di celebrazione è stata istituita nel 1993 dal Consiglio regionale per ricordare l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con la quale i sardi cacciarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna.
Quel giorno il popolo sardo insorse contro i piemontesi al culmine di un movimento di ribellione avviato anni prima: i sardi chiedevano di essere coinvolti nei ruoli decisionali e di avere maggiore autonomia davanti alla classe dirigente, allora completamente piemontese. Il governo sabaudo respinse le richieste degli isolani. Così scoppiarono i “Vespri sardi” con cui 514 funzionari e il viceré di Sardegna Vincenzo Balbiano furono cacciati da Cagliari.
Dal 1994 la data è celebrata come “Giornata del popolo sardo” e anche quest’anno i moti rivoluzionari sardi verranno ricordati con un programma di incontri e appuntamenti culturali. L’edizione 2017 di Sa Die de sa Sardigna è dedicata a Giorgio Asproni, uno dei primi e più convinti sostenitori dell’autonomia sarda, nato a Bitti nel 1808 e morto a Roma nel 1876.
Il programma di Sa Die de sa Sardigna partirà da Cagliari venerdì 28 aprile e toccherà Monti, Sardara, Fordongianus, Nuoro, Bitti, paese natale di Asproni, e coinvolgerà gli studenti delle scuole isolane in diversi comuni.