Gli stilo Napkin Forever sono dei “grafoincisori” composti da uno stelo in alluminio e da un puntale in ETHERGRAF®, appositamente forgiato da un gruppo di artigiani orafi che fondono il blocco di lega metallica e ne seguono i processi di lavorazione dando forma ai vari modelli di punta, fino alla lucidatura e alla rifinitura. La punta viene assemblata allo stelo solo in un secondo momento, rendendo così ogni pezzo unico.
A San Gavino Monreale le penne Napkin possono essere acquistate da Tomasi Gioielli Orologi: pensate, realizzate e forgiate artigianalmente in Italia, sono oggetti unici che raccontano una storia destinata a lasciare il segno.
La punta in Ethergraf “graffia” microscopicamente la carta, ossidandola e lasciando un tratto leggero ma indelebile. Grazie alla sua porosità, la carta comune, ossia la carta in cellulosa non trattata (formata da fibre vegetali unite attraverso un processo chiamato “feltrazione”), è infatti un materiale che reagisce perfettamente al passaggio della punta in metallo.
La presenza di collanti, cariche minerali, coloranti o additivi nella carta compromette la sua naturale capacità di assorbimento, con la conseguenza di non permettere (o permettere solo in parte) l’ossidazione al passaggio della punta.. Ecco perché gli stilo Napkin Forever non vogliono in alcun modo sostituire i comuni strumenti di scrittura, ma superano il concetto di pura funzione, trasformandosi nell’accessorio di design perfetto per chi desidera avere sempre una storia da raccontare.
La punta degli stilo Napkin Forever è davvero infinita?
Alcuni clienti ci chiedono se la punta degli stilo NAPKINFOREVER abbia una durata infinita, eterna. Abbiamo deciso di spendere due parole sull’ETHERGRAF, spiegandone meglio come è fatta e come funziona per cercare di rispondere alle tante curiosità.
Gli stilo NAPKINFOREVER sono dotati di una punta realizzata in una lega metallica da noi registrata sotto il nome di ETHERGRAF. Ispirata alla punta d’argento di Leonardo Da Vinci, tale lega è frutto di uno studio in collaborazione con alcuni istituti universitari italiani, il cui obiettivo era quello di creare un materiale che, a contatto con la carta, fosse in grado di ossidarla lasciando un tratto morbido come la grafite, ma indelebile come l’inchiostro .
Grazie alla sua porosità, la carta comune è un materiale che reagisce perfettamente al passaggio della punta in metallo, intendendo con carta comune la carta in cellulosa non trattata (formata da fibre vegetali unite attraverso un processo chiamato “feltrazione”), quella che comunemente troviamo nell’80% dei notes, quaderni, agende etc.. In caso la carta abbia un’aggiunta di collanti, cariche minerali, coloranti e additivi diversi per le varie destinazioni d’uso – come per esempio post-it o carta da giornale – viene compromessa la sua naturale capacità di assorbimento, con la conseguenza di non permettere (o permettere solo in parte) l’ossidazione al passaggio della punta in metallo. La presenza di colore nella carta, ma soprattutto di righe ottenute da passaggi di stampa, limitano quindi il funzionamento della punta in metallo.
La punta in ETHERGRAF “graffia” microscopicamente la carta – da qui il tratto simile ad una matita – quindi lo stilo non potrà mai essere scorrevole come i normali strumenti di scrittura. Considerando un uso corretto, la durata della punta in metallo è davvero molto lunga, anche grazie al fatto che non necessita né di inchiostro né di grafite: ecco perché gli stilo NAPKINFOREVER non possono essere paragonati in nessun modo ad una penna o una matita.
ETHERGRAF è molto di più, è una sintesi delle conoscenze del passato, una proiezione dei giorni a venire, è qualcosa che prima non esisteva, innovazione al servizio dell’immaginazione, è materia che non teme il tempo, è zero macchie, 100% creatività.