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Un murale di Skan in via Torino

Un nuovo murale prenderà vita in via Torino, all’angolo con via Trento, a San Gavino Monreale.

La parete scelta, grigia e segnata dalle intemperie, conoscerà i colori e i tratti che contraddistinguono l’arte di Skan, vero specialista della street art (i suoi lavori possono essere ammirati sulla sua pagina Facebook).

Un murale di Skan in via Torino

Accogliamo con piacere la notizia e ci prepariamo ad accogliere un artista dalla fama e dal talento indiscussi. I lavori di riqualificazione prenderanno il via sabato 11 febbraio. Seguiremo passo passo gli sviluppi, certi di documentare un altro tassello del grande mosaico colorato che il gruppo di volontari sangavinesi sta regalando a tutta la cittadinanza.

Biografia dell’artista
Laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove ha acquisito una formazione artistica tradizionale, Skan lavora nell’ambito della pittura, della grafica e della street art combinando insieme tecniche classiche e attitudine da writer. Il suo lavoro è fresco, ricco di citazioni e simboli che abbracciano l’anatomia umana e animale, la fantasia di certe illustrazioni infantili, il realismo della pittura a olio fiamminga e un’anarchia compositiva, seppure sobria, di impronta surrealista.

Un murale di Skan in via Torino

Il risultato di questa straordinaria varietà è la creazione di personaggi fantastici inseriti in un non-spazio le cui storie rimangono segrete ma di cui intuiamo qualcosa grazie agli elementi inclusi nelle tavole. E di tavole è proprio il caso di parlare dato che, per un preciso fine estetico, viene utilizzato quasi esclusivamente materiale recuperato, vissuto, segnato dal tempo, capace di arricchire la narrazione e conferire forza e fascino unici. La realizzazione, mutuata proprio dalla street art, è affidata agli spray, senza bozzetti preparatori: il disegno è eseguito direttamente sulla tavola con precisione sorprendente.

L’evidente abilità tecnica si affianca alla sensibilità personale dell’artista, in grado di restituire vigore, profondità e vita ai personaggi, alternando linee nette e precise a sfumature di colore, in prevalenza dai toni caldi. Compare anche un grigio di fondo, a ricordare l’origine street dell’autore, come se lavorasse pensando alle pareti di cemento della città. Nelle opere realizzate in collaborazione con Gabriele Pais le caratteristiche peculiari dei due artisti sono evidentissime eppure armonizzate perfettamente tra loro: le linee graffiate a matita, incise e sfumate come nuvole di Pais incontrano una schematizzazione dei personaggi mono occhio tipici di Skan, decolorati e destrutturati del sostegno muscolare e divenuti simili a rocce. Il risultato finale richiama qualcosa di antico e nello stesso tempo si proietta in un futuro molto simile al nostro presente fatto di elementi confusi, persone idealizzate e frammenti di realtà estremamente vividi.

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