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domenica, 22 Dicembre 2024

Stella di Natale, dalle origini… ai giorni nostri!

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Stella di Natale, dalle origini... ai giorni nostri!
Stella di Natale, dalle origini… ai giorni nostri!

La Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) è una pianta originaria del Centro America addirittura, quindi più che esotica. Fu scoperta, pare nel lontano 1520 dagli spagnoli di Hernan Cortès giunti nella capitale azteca Tenochtitlán. Gli spagnoli la notarono tra i fiori e i frutti che erano destinati a Montezuma, un imperatore azteco che regnò dal 1502 al 1520.

Solo diversi secoli dopo fu importata in Europa, dove questa pianta è diventata ben presto segno di buon auspicio e rinnovamento. Sono stati i missionari spagnoli a battezzare la pianta come “Stella di Natale”, poiché, offrendo il meglio di sé proprio in coincidenza con tale festività, incarna lo spirito di rinascita del Natale. Per questo motivo è diventata uno dei simboli della Natività ed è abitudine molto diffusa regalarla durante le feste come pensiero di buon augurio: durante il Natale Sangavinese se ne vedono tante anche nelle vie del nostro paese!

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Cura della pianta

Da alcuni studi fatti di recente, pare che sia utile tenere in casa in casa la Stella di Natale in quanto ha la proprietà di rimuovere i vapori chimici di alcune sostanze nocive disperse nell’aria in ambienti chiusi.

Delle Euphorbiacee, di cui fa parte la Euphorbia pulcherrima, se ne conoscono ben 1770 specie in tutto il mondo e come molte di queste, una volta incisa, emette un liquido bianco irritante, facilmente arrestabile con un pizzico di terriccio nei tagli. Se si è venuti a contatto con le dita è meglio non toccare la bocca o gli occhi.

Se si vuole avere una fioritura nella stagione successiva, la potatura sarà determinante, in quanto la Stella di Natale fiorisce sui rami nuovi e non su quelli dell’anno precedente.

Se qualche ramo si dovesse spezzare può essere recuperato. Una volta reciso deve essere bruciato alla base con un accendino o scottato nell’acqua bollente per cicatrizzare la ‘ferita’; poi si può mettere tranquillamente in un vaso con l’acqua: durerà 10-15 giorni.

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