Sulle pagine di Comprendo, negli ultimi due anni, vi abbiamo parlato puntualmente e con dovizia di particolari dei tanti splendidi murales che possiamo ammirare per le vie di San Gavino Monreale. Abbiamo rilanciato, insieme ai tanti artisti e volontari, l’idea di un “paese museo”, una galleria d’arte a cielo aperto fruibile gratuitamente da tutti.
Se magari è vero che di sola arte il paese non può vivere, se è sacrosanto che il nostro Comune ha tanti problemi da risolvere, è anche verosimile che “creare” dal nulla un’attrattiva turistica tutta nuova per San Gavino potrebbe avere un impatto importante anche da un punto di vista economico.
Convogliare turisti e curiosi nelle vie del centro abitato non può che avere ripercussioni positive e darebbe visibilità (e di conseguenza respiro) alle attività commerciali e professionali sangavinesi. Solo questo aspetto dovrebbe bastare a spegnere le polemiche (sporadiche, dobbiamo ammetterlo, ma comunque sempre troppe) che hanno visto qualche concittadino lamentarsi dei “troppi murales” o del fatto che le strade sono piene di buche e ci sarebbe da occuparsi prima di questo.
Premesso che la bellezza non è mai “troppa”, ricordiamo ai nostri concittadini che a differenza dei lavori di bitumazione delle strade, la manodopera degli artisti non grava sulle casse comunali, dal momento che i murales sono finanziati dal gruppo “Uno spruzzo di arte e colore”.
Ciò è possibile grazie alle tantissime donazioni da parte di quei cittadini sangavinesi che sono ben felici di veder nascere piccole e grandi opere d’arte a due passi da casa. Anche la nostra “Redazione web” ha voluto prendere parte a questo progetto artistico di ampio respiro, che prende lentamente forma e mette San Gavino Monreale di diritto nella scia di paesi della Sardegna come Orgosolo e San Sperate, conosciuti in tutta l’Isola per l’offerta turistica che ha preso il via proprio grazie ad artisti del calibro di Francesco Del Casino e Pinuccio Sciola.
Sul sito www.sangavinomonreale.net abbiamo infatti realizzato una mappa interattiva, in continua evoluzione, che consente di visualizzare la posizione di ogni opera muraria e, cliccando su ogni singola posizione, di visualizzarne la foto e di accedere a tanti articoli di approfondimento, che aiutano a conoscere la storia di opera e autore. Insomma, una piccola Wikipedia dei murales sangavinesi, per favorire i turisti e le comitive che potranno così pianificare un “percorso” per visitare il nostro paese.
Questa idea si sposa tra l’altro con il nostro progetto “Monumenti Sempre Aperti”, proposto al Comune di San Gavino a più riprese per valorizzare i beni artistici del paese: grazie a una piccola targa munita di QR Code, si potrebbe allargare la famiglia dei monumenti visitabili anche via web, in qualsiasi momento, e da ogni parte del mondo.
Simone Usai