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Un’opportunità chiamata Zafferano

Sono diverse le realtà sangavinesi che si stanno facendo strada nel mondo dello zafferano di qualità. Un settore in cui i giovani si stanno affacciando con meno timore e con più consapevolezza del fatto che il ritorno alla terra non sia un passo indietro ma un processo in atto in tantissime regioni del mondo. La Sardegna e la zona di San Gavino d’altra parte sono adatte all’agricoltura e su tutti alla coltivazione dello zafferano.

Un’opportunità chiamata Zafferano

Abbiamo incontrato Giorgio Concu e Valentina Saba, due coltivatori di zafferano che si possono fregiare del marchio DOP sul proprio prodotto.

Abbiamo ascoltato le storie e i racconti attraverso i quali ci hanno trasmesso la loro passione verso l’oro rosso. Giorgio si è avvicinato allo zafferano grazie alla famiglia che da sempre coltivava il proprio appezzamento, poi quando la crisi nel 2012 ha fatto sì che il lavoro da dipendente venisse a mancare, è riuscito a tramutare il maggior tempo in attività produttiva facendo diventare la coltivazione di zafferano la propria occupazione.

Il suo marchio si chiama “Manu Deus” e da circa un anno è marchio DOP. Attualmente Giorgio produce due linee, quella convenzionale e quella Dop e le propone  entrambe anche fuori Sardegna grazie a internet. “Sarebbe utile creare, all’interno della Dop, un marchio sangavinese per agevolare l’accesso ai finanziamenti per noi produttori e per far fronte alle numerose spese che si hanno per promuoversi o per partecipare alle grandi fiere” ci dice Giorgio che continua “non è semplice poi trovare i mercati di sbocco, non ci si può rivolgere al solo mercato di nicchia per sostenersi. E in questo i prezzi bassi dei mercati nazionali e internazionali sono un grosso ostacolo”. Valentina Saba si occupa di zafferano da ormai 10 anni, da quando nel 2006 insieme alla propria famiglia decise di sfruttare la campagna. Il nonno aveva sempre avuto un piccolo appezzamento coltivato con lo zafferano, ed è lì che Valentina ha iniziato a innamorarsene. Perché, anche per lei, prima di essere un lavoro è soprattutto una passione.

Zafferano

Il suo marchio è “Oro Rosso” e ha il marchio DOP dal 2006. “Sarebbe opportuno risolvere il problema delle terre comunali” ci dice Valentina che continua “poi mi piacerebbe se si creasse un posto fisico nel quale le persone possano trovare tutti i nostri prodotti tipici. A San Gavino non c’è solo zafferano, bisogna far conoscere tutte le nostre produzioni”. Nella chiacchierata familiare spuntano diversi consigli per i giovani come quello di puntare sull’agroalimentare attraverso l’apertura di un agriturismo che a San Gavino manca o attraverso l’apertura di un caseificio tradizionale. “Ai più giovani dico di non arrendersi alle prime difficoltà. L’amore per la terra è fondamentale. Mi piacerebbe che il paesaggio dello zafferano di San Gavino possa diventare un giorno patrimonio dell’umanità” ci dice con un po’ d’orgoglio Valentina che conclude “d’altra parte dieci anni fa sognavo un paese colorato e grazie ai ragazzi dei murales questo si sta attualmente verificando”.

Luca Fois

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