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Il significato della parola “solidarietà”

Sulle nostre pagine parliamo spesso delle tante, tantissime iniziative di solidarietà portate avanti dalle associazioni del territorio. Si spazia in tantissimi ambiti di interesse: dalla ricerca in contrasto alle malattie genetiche allo sport, dalla sensibilizzazione verso le disabilità alle campagne per le donazione di sangue.

Il significato della parola “solidarietà”

Eppure non sempre è ben chiaro il concetto della parola “solidarietà”: sempre più spesso (grazie anche ai social network) si esprime una “solidarietà da poltrona” per una persona o una causa, senza un impegno concreto che vada oltre il “like” o il click su un evento.

Eppure, cercando la parola sul dizionario Treccani, si scopre una definizione molto più precisa: “L’essere solidario o solidale con altri, il condividerne le idee, i propositi e le responsabilità”. Responsabilità, appunto, impegno concreto sul campo affinché l’obiettivo venga raggiunto. Molto diverso dai tanti post che da sempre imperversano su Facebook “Condividi se hai un cuore”, di solidarietà, per esempio, ai bambini africani che muoiono di fame. Come se quel bambino di colore raffigurato nella foto, per ogni click ricevesse un chicco di riso con cui sfamarsi!

Giorgio Gaber cantava “libertà è partecipazione”, ma oggi vogliamo reinterpretare le sue parole e dire “solidarietà è partecipazione”: un coinvolgimento attivo per far davvero parte di una comunità, un rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno per “connettere”, non solo virtualmente, i singoli componenti di una collettività.

Questa è l’opera quotidiana di molte persone del nostro paese, che si sono prese la responsabilità di migliorare la vita di dieci, cento, mille persone, grazie alle loro azioni solidali.

Gli esempi sono tanti e spesso trovano spazio sul nostro giornale. In questi ultimi giorni, ad esempio, abbiamo parlato dell’iniziativa “Il calcio nel sangue” e dell’Associazione Delfino che ha portato il tema della disabilità nelle scuole.

E per chi ha l’onere di fare informazione, parlare di queste iniziative è un dovere, oltre che un piacere.

Simone Usai

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