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Mamblo disegna la musica

Si avvicinava il Natale e una zona abbandonata dal paese prendeva nuova vita. Stiamo parlando dell’ormai “famosa” Piazza Trento, quel piccolo pezzo di San Gavino racchiuso tra via Trento e via Milano, un parcheggio abbandonato al suo destino che il gruppo spontaneo “Sti Ragazzi” ha dapprima ripulito e successivamente colorato a suon di musica.

Piazza Trento – Foto di Silvio Casula

Sì perché nei muri che compongono quello spiazzo, da qualche mese spiccano i volti di diversi artisti che hanno fatto la storia della musica. Il gruppo “Sti Ragazzi”

ha accolto l’idea di Mamblo, che grazie all’aiuto di tantissimi artisti  e di un vasto numero di volenterosi ragazzi sangavinesi, ha realizzato le opere che oggi ammiriamo.

A distanza di qualche mese dall’inaugurazione abbiamo voluto scoprire di più incontrando l’artista.

Chi è Mamblo e come nasce questo nome?

“Mi chiamo Paolo Mazzucco, son nato a Torino quarant’otto anni fa. Mamblo è un nomignolo inventato da un amico nel 2000. Ho smesso di studiare piuttosto presto, ho abbandonato i geometri per iniziare a lavorare, mentre per quanto riguarda l’arte sono completamente autodidatta, sin da bambino ho sempre disegnato, soprattutto fumetti. A tal proposito è attualmente in lavorazione un mio fumetto, ideato e creato completamente da me.”

Mamblo

Come sei arrivato all’idea di una “piazza della Musica”?

“Partiamo dal presupposto che ho sempre avuto un sogno nel cassetto, quello di rappresentare iconograficamente i grandi personaggi della musica mondiale. Ovviamente, come ho visto la piazza e quando ho parlato col gruppo, mi è tornato subito in mente il mio vecchio sogno. E per fortuna è stato bello realizzarlo a San Gavino, credo questa sia stata una bella coincidenza. Penso che la musica meriti ampio risalto, e dedicare quello spazio alla musica sia una bella cosa.”

Che ruolo può avere l’arte nel futuro di San Gavino?

“L’arte ha un ruolo importante ovunque, quindi penso che possa avere un ruolo importante anche nel nostro paese, prima di tutto perché a San Gavino gli artisti non mancano di certo, ce ne son per tutti i gusti, sia dal punto di vista della pittura ma anche dal punto di vista della musica citata in precedenza. Potrebbe essere questo un buon motivo per far sì che le persone visitino maggiormente il nostro paese, potremo diventare attraenti per il turismo grazie a questo fermento artistico degli ultimi anni.”

Parlando invece del tuo futuro artistico, cos’altro dobbiamo aspettarci?

“Il futuro si vedrà. Continuo sicuramente a fare quadri, come sempre. Inoltre ho delle idee che mi piacciono molto, moltissimo. Ma per ora sono soltanto delle idee, quindi come si dice in questi casi, è tutto top secret.”

Luca Fois

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