Si è chiusa con successo l’avventura in Sardegna del Flight 23 Italy Tour 2016, il camp tour promozionale della Michael Jordan Flight School organizzato da BGT Sport (impresa di eventi sportivi fondata da Gek Galanda e partner di Adidas e Milan Junior Camp) e dedicato alle società di basket: le tappe di Nuoro e di San Gavino Monreale hanno complessivamente registrato l’adesione di più di cento ragazzi e ragazze dai 6 ai 18 anni, provenienti dalle società ospitanti e dal territorio circostante.
Il Flight 23 Italy Tour 2016 ha visto protagoniste le società Pallacanestro Nuoro – Sirbones per la tappa del 29 marzo e la S.S.D. Vitalis di San Gavino Monreale per la data del 3 aprile, le quali hanno ospitato con generosa professionalità i coach internazionali provenienti dalla Michael Jordan Flight School, ovvero William Gaytán Garanzuay e Demetrius Laffitte, entrambi dal curriculum prestigioso nel settore educativo e sportivo. I due coach, coadiuvati dal team di allenatori della società ospitanti, hanno curato una intera giornata di allenamento per i ragazzi che hanno risposto a questa iniziativa basata sull’insegnamento dei fondamentali del basket e sulla cura dell’intensità di gioco, la concentrazione e l’importanza di aspetti come la difesa e il palleggio; la giornata è poi culminata nel pomeriggio con l’allestimento di un piccolo torneo tra i ragazzi per testare le loro conoscenze acquisite.
Le due tappe, come le altre nel resto d’Italia, si inseriscono nelle attività promozionali del Michael Jordan Flight School, un camp estivo che si tiene in California supervisionato in persona dal leggendario cestista e di cui BGT Sport detiene l’esclusiva per la promozione in Italia. Non solo: il Flight 23 Italy Tour in Sardegna rappresenta il primo passo verso il progetto “Mediterranean Sport Tourism”, il cui obiettivo è il rilancio del turismo sportivo nell’isola.
BGT Sport desidera perciò ringraziare tutti i dirigenti, allenatori, staff delle società Pallacanestro Nuoro – Sirbones e S.S.D. Vitalis San Gavino Monreale, nonché tutti i ragazzi che hanno partecipato e ovviamente i loro genitori, per aver contribuito in prima persona al successo dell’evento e perché grazie a tutti loro la Sardegna ha dato una prova encomiabile di come le realtà sportive (anche non centrali) siano il motore dello sviluppo, non solo economico ma anche culturale, del nostro territorio.
