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giovedì, 14 Novembre 2024
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Niente ticket, pazienti costretti a fare 2 km

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Fare una visita ai poliambulatori di San Gavino, da qualche tempo a questa parte, non è più così comodo. La situazione attuale, oltre a sembrare fin da subito strana, è sicuramente scomoda per tutti quei cittadini alle prese con visite mediche, che già di per sé sappiamo, non sono quasi mai piacevoli.

Niente ticket, pazienti costretti a fare 2 km
Niente ticket, pazienti costretti a fare 2 km

Diversi nostri lettori nelle ultime settimane, ci hanno segnalato di essersi recati col classico anticipo per effettuare una visita presso la sede di via Nurazzeddu. Sono quindi venuti a conoscenza che il ticket avrebbero dovuto pagarlo in ospedale e non più in sede, ospedale situato come sappiamo, ben lontano dalla struttura in questione.

Un disservizio che potrebbe far correre il rischio di perdere il turno della propria visita senza contare tutti i disagi abbastanza immaginabili. Oltre a non poter pagare il ticket, attualmente presso il poliambulatorio è impossibile anche prenotare le visite, servizio anche questo accorpato a quelli già presenti all’ospedale. Una situazione di difficile risoluzione, creata dal ridimensionamento delle unità lavorative avvenuto in quest’ultimo periodo. La soluzione più realistica sembra essere soltanto quella di abituarsi al doppio impegno, prenotazione e ticket presso l’ospedale e visita da effettuarsi a due chilometri di distanza presso i poliambulatori situati dall’altra parte del paese.

Analizzando meglio le conseguenze possibili nel lungo periodo riguardanti questo disservizio, la nostra reale paura è quella che piano piano col passare del tempo, come successo per altri servizi che negli anni son spariti dalla nostra cittadina, tutto questo comporti una minore attenzione verso il nostro poliambulatorio che già di per sé ci sembra meno valorizzato rispetto a quelli dei paesi limitrofi, lampante il paragone che potremo fare con il poliambulatorio di Sanluri.

I cittadini hanno appreso la notizia di questo disservizio in maniera alquanto traumatica, ma crediamo sarebbe ancor più traumatica se in futuro tutto questo sarà associato anche alla perdita di alcuni specialisti che potrebbero decidere di allontanarsi dal nostro Comune. Ci chiediamo come sia possibile in periodo come questo, tagliare certi servizi utili  soprattutto per i cittadini meno abbienti, con l’intento dichiarato di ridurre i costi per poi continuare a parlare della costruzione di nuove strutture ospedaliere.

La paura pensando al passato è che i continui tagli alla sanità si possano ripercuotere anche sul nostro paese, e non sarà che quello che ormai tutti noi conosciamo come il nuovo ospedale di San Gavino possa essere vittima anch’esso dei tagli alla sanità previsti dalla Regione Sardegna?”

Luca Fois

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