Era il dibattito precedente le elezioni del Maggio 2014 e chiedemmo ai candidati sindaci: “Il crollo demografico del paese è una causa o una conseguenza della crisi economica locale?”.
Qualcuno provò ad argomentare, qualcun altro rimase sul vago, altri non capirono la domanda. Proviamo a rispondere noi, con alcuni dati in possesso.
Dal 1993 a oggi, i residenti sangavinesi sono diminuiti di anno in anno, passando da circa 10.200 ai poco più degli 8.700 attuali. Insomma mancano all’appello 1.500 persone. Se da un lato possiamo dire subito “Beh sono tutti andati via!”, dall’altro lato notiamo come anche prima di quella data tantissimi sangavinesi abbandonavano il paese.
È all’inizio degli anni 2000 che qualcosa cambia pesantemente: il numero degli emigrati aumenta, circa 350 in due anni, mentre gli immigrati sono “solo” 180: un saldo negativo spaventoso, se aggiunto al fatto che in quegli stessi due anni i nati son stati 114 e i morti 186. San Gavino da fine 2001 a fine 2003 perde oltre 400 persone. La grande flessione commerciale del paese però parte dopo la metà degli anni 2000, qualche anno dopo questo forte decremento demografico. Ad esempio, negli ultimi dieci anni, dal 2004 al 2014 perdiamo lo stesso numero di persone (400) ma nel quintuplo del tempo. E negli ultimi dieci anni, ciò avviene durante una situazione economica davvero incerta e difficile, ben diversa da ciò che vivevamo a inizio anni 2000.
È quindi stata la crisi a far diminuire la popolazione sangavinese o è la diminuzione della popolazione sangavinese ad aver aumentato la crisi, già di per sé mondiale?
Noi, visti anche questi dati, optiamo per la seconda ipotesi. Probabilmente a cavallo tra la fine degli anni ’90 e gli inizi degli anni ‘2000 San Gavino ha perso il suo prestigio accumulato dal dopoguerra, dovuto ad esempio alla perdita d’importanza della fonderia e di tutto l’impianto industriale di Villacidro. Questo è avvenuto a causa di cambiamenti mondiali, di cui ovviamente nessuno è direttamente colpevole. Forse l’unica vera colpa è non essere stati capaci di analizzare bene il problema sbandierando primati e virtù che probabilmente San Gavino Monreale stava iniziando a perdere.
Luca Fois