Sono tante le bellezze di San Gavino Monreale e sono altrettanto numerose le curiosità che si possono trovare passeggiando per le sue vie. Una di queste sono le statuette delle “madonnine”, poste in varie località del paese.
Si tratta di piccole effigi, raffiguranti appunto delle Madonne – all’interno di piccole nicchie che si affacciano sulle strade – protette da delle teche in vetro.
Ne abbiamo individuate diverse: la prima si trova in via Roma, davanti a villaggio Sartori e sembra un vero e proprio altarino; la seconda si trova in via Gobetti, sotto il cartello del toponimo del quartiere “Bixinau de sa Truma”, ed è stata ristrutturata da un privato cittadino; la terza è in via Marianna Garau: a farle compagnia si trova, in basso all’interno dello scompartimento, un piccolo Padre Pio. La quarta statua che abbiamo trovato è all’inizio della viale Rinascita: questa volta però non si tratta di una madonnina, ma di un personaggio differente, ovvero Sant’Antonio da Padova che porta in braccio un bambinello. È risaputo che la comunità sangavinese sia molto devota.
Ne è dimostrazione il fatto che nel suo territorio sono presenti tante chiese, e che nel passato c’è ne furono altre: spicca prima di tutto la chiesa di Santa Chiara Vergine, quella di Santa Croce, di Santa Lucia, di Santa Teresina, di San Gavino Martire, di Santa Severa e quella – costruita dall’impresa Rivano, su progetto dell’ingegner Antonio Zurrida – che venne invece dedicata alla Beata Vergine della Rivelazione ed inaugurata da Mons. Antonio Tedde nel 1967.
Ma anche quelle ormai scomparse: San Sebastiano (che ora è il municipio), Santa Maria Maddalena, Santa Maria Funtanurgu, Santa Rosa e Vergine della Neve.
Il mistero delle Madonnine però è ancora presente: qual è la loro vera origine? Se ne trovano in altre strade del paese? Chiunque fosse a conoscenza di ulteriori aneddoti può contribuire alla ricostruzione della storia.
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Alberto Serra