È una tranquilla mattina d’ottobre quando riceviamo una lettera in redazione. Incuriositi, la apriamo. “Signor sindaco…”. Ci dev’essere un errore, noi non siamo il sindaco, tantomeno aspiriamo ad esserlo, ma proseguiamo “è finita la stagione della polvere e la strada, se così possiamo chiamarla, è sempre nella stessa situazione”.
La lettera è scritta da un gruppo di cittadini residenti in via Vespucci, facciamo qualche chiamata tra i conoscenti della zona e ci presentiamo per vedere coi nostri occhi, se ancora ce ne fosse bisogno, in che situazione versa la strada che, per chi non lo sapesse, è una traversa di via Pabillonis.
“Chiamiamola strada” dice tanto, dice tutto.
Ci sono una decina di cittadini, residenti in via Vespucci, che ci spiegano la situazione, alcuni vivono lì da sempre, dal dopoguerra, quando la zona era ancora chiamata Villaggio Piras. L’illuminazione della strada c’è, le fogne ci sono, il nome alla via è stato dato, manca solo l’asfalto. La situazione è migliorata durante la Giunta Cruccu, ma non può essere sufficiente, affinché la si possa definire una strada cittadina l’asfalto è fondamentale.
Tutti si appigliano alle promesse elettorali e anche alle promesse successive all’elezione della Giunta Tomasi. “Sembrava che la situazione potesse essere risolta in breve tempo, hanno tamponato il problema con dei lavori allo sterrato che però è peggiorato” questo è il coro unanime che si alza. “D’estate non possiamo aprire le finestre per la polvere che si alza, durante le piogge si allaga tutto e abbiamo difficoltà anche a uscire di casa”
continuano all’unisono i residenti della via.Chiacchierando, scopriamo che ci sono anche altri problemi, il drenaggio è carente e qualcuno prova a risolvere da sé, c’è una palma abbandonata colpita dal punteruolo rosso e una centralina dell’Enel è invasa da delle pericolosissime vespe. Insomma i grattacapi non mancano e sicuramente non mancheranno all’attuale amministrazione che, per voce dell’assessore Musanti, ci informa: “Quest’opera è, per noi dell’amministrazione, una priorità. È stata finanziata nell’autunno scorso ma deve trovare lo spazio all’interno del patto di stabilità, in modo da poter intervenire e risolvere definitivamente questo problema”.
I cittadini incontrati ci fanno capire che non si arrenderanno facilmente alla situazione. Per nostro conto, ci facciamo il classico nodo nel fazzoletto e speriamo presto di poter scrivere l’articolo su una via Vespucci non più in alto mare. Ma forse la colpa originaria è quella di aver intitolato la via a un grande navigatore…
Luca Fois