«Salve, siamo dell’Enel, mi fornisca il suo codice cliente che dobbiamo effettuare dei controlli». Con questa scusa anche a San Gavino Monreale si sta consumando un tentativo di truffa diffusa in tutta Italia, incluso il Campidano. Diversi episodi si sono registrati infatti anche nel nostro paese.
Secondo i racconti dei nostri concittadini, dei sedicenti “dipendenti Enel”
suonerebbero i campanelli delle case per provare a ottenere dati sensibili per l’accesso ai principali servizi internet del malcapitato di turno.L’interlocutore si spaccerebbe per un funzionario incaricato di scoprire eventuali anomalie nella fornitura dell’energia e nella fatturazione della bolletta. Peccato che, insieme al codice cliente, vengano richiesti anche altri dati, compresi modalità di pagamento delle bollette e, addirittura, i PIN di accesso ai conti correnti.
Chi ha denunciato alla nostra Redazione questi fatti, fortunatamente non è caduto nel tranello e ha interrotto bruscamente la conversazione, ma il rischio è che possano riuscire nell’intento con persone meno accorte
o con gli anziani.Il codice cliente potrebbe essere usato in modo irregolare da un procacciatore di affari che, pur di incassare la provvigione, potrebbe attivare contratti della luce e del gas con aziende terze senza la vostra esplicita autorizzazione.
Nei mesi passati, proprio a causa di episodi simili, l’Enel è stata costretta a diffondere un comunicato stampa per diffidare da tali “agganci” telefonici e via e-mail. Nessun incaricato Enel è autorizzato a pretendere soldi, informazioni sensibili, dati sulle forme di saldo delle fatture e documenti.
Quindi, occhi aperti e se dovesse capitare di imbattervi in qualche individuo sospetto o insistente, chiamate i Carabinieri.