Settembre porta con sé la stagione dell’autunno, la fine della stagione secca e l’arrivo della stagione delle piogge. Dato che è vivo in ognuno di noi il ricordo di “Cleopatra” e dell’alluvione di quel maledetto 18 novembre 2013, è normale farsi delle domande (e ottenere delle risposte) prima che sia troppo tardi.
In quella sciagurata occasione i fiumi e canali che attraversano il paese erano straripati, uscendo dai letti naturali o artificiali e trascinando via con loro tutto quello che incontravano. Molta della responsabilità fu data alle condizioni in cui versavano i letti dei torrenti, in particolare in prossimità dei ponti, veri e propri “tappi”.
E molto risalto venne dato (anche dalla nostra testata) ai lavori di pulizia di fiumi e canali sul territorio sangavinese, iniziati a ottobre e conclusi nei primi mesi del 2015. Quegli interventi, oltre al non verificarsi di allerte meteo e “bombe d’acqua” di proporzioni simili a quella del 2013, hanno fatto sì che i cittadini di San Gavino potessero passare un autunno e un inverno più serenamente.
A distanza di un anno, però, molti dei nostri corsi d’acqua risultano nuovamente invasi dalla vegetazione.
Diverse segnalazioni sono giunte durante l’estate alla nostra Redazione: noi ci siamo armati di macchina fotografica e siamo andati a verificare sul campo. Se da un lato è vero che molti tratti sono rimasti “puliti” grazie ai lavori degli operai, ci sono diverse zone in cui la vegetazione è rinata rigogliosa come e più di prima. Nella Zona PIP, una tra le aree più a rischio, i canneti regnano sovrani, così come nei tratti tra via Villacidro e via Po.
Come è prevedibile, la Natura si è riappropriata degli spazi più idonei alla nascita della vita: le piante prosperano nelle poche zone umide del paese. Per questo tutti si aspettano, a stretto giro, una nuova campagna di manutenzione e messa in sicurezza delle fasce fluviali sangavinesi.
I quesiti che poniamo pubblicamente alle istituzioni competenti, dando voce alle domande dei cittadini, sono semplici.
Sono previsti, in tempi brevi, nuovi lavori di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua nel territorio comunale? Si era intrapresa la concertazione con i comuni limitrofi, in modo da evitare “tappi” e ondate di piena provenienti dai comuni più “a monte” rispetto a San Gavino Monreale? Siamo pronti ad affrontare un’emergenza paragonabile a quella del 2013 senza subire gli stessi danni e senza mettere in ginocchio famiglie e attività commerciali? La parola ora passi a chi di dovere, noi attendiamo.
Simone Usai