Era il 12 Giugno di un anno fa, a pochi giorni delle elezioni amministrative che videro uscire vincente dalla tornata elettorale la lista “Obiettivo San Gavino”, si tenne il primo “nuovo” consiglio comunale.
A un anno esatto di distanza, cerchiamo di fare il punto sulla situazione in cui versa San Gavino, sentendo maggioranza e opposizione, chiedendo ai primi di darci un sunto del loro operato, e ai secondi di farci sapere cos’hanno maggiormente apprezzato e da cosa invece sono rimasti delusi durante questo primo anno di “Giunta Tomasi”.
Iniziamo dal sindaco, Carlo Tomasi: “La Giunta non può che rallegrarsi per i risultati ottenuti sul versante del recupero da parte del nostro paese di una certa centralità, avviando negoziazioni con enti fondamentali per lo sviluppo del territorio. Con RFI, si darà vita ad una stazione con criteri d’efficienza europei e l’area della vecchia stazione sarà acquisita e riqualificata. Con l’ASL 6 c’è l’accordo sul rifacimento del centro di neuropsichiatria infantile e del consultorio, sulla concessione ventennale dei locali di via Goldoni, e sugli espropri per il nuovo ospedale. Syndial-Eni, avvierà interventi di bonifica per 17.500.000 € presso la zona appartenente all’ex Fonderia. Il teatro comunale ha ottenuto una certificazione strutturale e questo avrà notevoli ricadute sul territorio e segnalo inoltre la decisa riduzione dei Rom a Funt’e Canna con rimozione di diversi container. La comunicazione della Ragioneria dello Stato sulla possibilità di impiegare i fondi di 423.000 € per la cittadella sportiva, recita testualmente: “dietro formale richiesta del Sindaco di San Gavino Monreale”, ciò intende rimarcare l’intervento del sindaco, riconoscendo alla sua persona, alla Giunta e, ciò che più importa, a tutto il paese quella credibilità che costituisce la chiave di volta per conseguire l’auspicata centralità. Riconosciamo l’esistenza di consistenti margini di miglioramento nei propositi di progettazione partecipata, in primis dei consiglieri di minoranza, nutro l’ambizione di potermi presentare come “sindaco di tutti”. La progettazione partecipata e la condivisione delle scelte si stagliano come via maestra per quel “Rinascimento civico” vitale nella lotta al malcostume, all’uso sconsiderato e miope del territorio, alla concezione per cui “res totius, res nullius”.
Passiamo ora al vicesindaco, nonché assessore all’ambiente, alla cultura e allo sport, Nicola Ennas: “Il bilancio è positivo, un cambio di amministrazione comporta sempre qualche rallentamento operativo. La maggioranza è coesa, una lista civica che vive la comunità consapevole che una buona amministrazione va a beneficio di tutti e la spinta maggiore arriva dalla cosiddetta “cittadinanza attiva”. Si stanno facendo passi avanti per migliorare il decoro urbano, con i risultati raggiunti dalla raccolta differenziata, stiamo programmando, senza aggravio di costi, lo spazzamento manuale delle strade. Elogio in tal senso a chi contribuisce curando aiuole e pulendo il fronte della propria casa, e alle associazioni e gruppi spontanei che si sono messi a disposizione per la sistemazione di diverse aree. L’associazionismo è una risorsa imprescindibile, questa amministrazione lo sostiene e con una più razionale distribuzione degli spazi comunali si potrà ancora di più fare sistema. Una criticità riguarda l’abbandono dei rifiuti, mancanza di senso civico, il danno che pochi causano a tanti, si ripercuote in modo straordinario sulle tasse. Una novità sarà la videosorveglianza nelle zone critiche, abbiamo inoltre avviato i lavori di sistemazione della viabilità rurale compromessa e trascurata da anni. Si può migliorare la comunicazione sulla stampa e i sui social, con l’auspicio che passi il messaggio reale e non quello talvolta alterato. Questa amministrazione è vicina alla comunità e lo dimostriamo con il contatto personale nella sede istituzionale dove tanti ricevono udienza, talvolta nei luoghi che frequentiamo ma sicuramente con l’assidua presenza alle manifestazioni. Una relazione capace di trasmettere e ricevere emozioni, sensazioni e informazioni.”
La terza e ultima, ma non meno importante, voce della maggioranza che abbiamo sentito, è quella di Teresa Paccagnin, assessore al al bilancio e al commercio: “Il bilancio del primo anno di amministrazione è per me soddisfacente, nonostante le difficoltà dovute ai tagli dei trasferimenti che ci hanno costretti all’applicazione della TASI ad un’aliquota poco superiore al minimo. Abbiamo prestato particolare riguardo ai servizi sociali, nel 2014 sono state impegnate il 40% circa delle spese correnti contro il 32,37% del 2013. Abbiamo mantenuto invariato il carico tributario dovuto all’addizionale comunale, all’IMU, alla TOSAP e abbiamo ridotto la TARI di un 15% medio. Abbiamo aumentato le spese d’investimento senza ricorrere all’indebitamento, portando a compimento opere come il campetto di Via Fermi e la palestra di Via Paganini. Grande soddisfazione per i lavori di illuminazione della pista di atletica, per la copertura delle tribune del campo S.Lucia e per la possibilità dataci dal Ministero di riprogrammare i 423.000 € per la cittadella sportiva che ci permetteranno di realizzare il campo in sintetico. Di questa cifra ci veniva chiesta la restituzione in quanto non spesi nei dovuti termini dalle precedenti amministrazioni. Sono proseguiti i lavori nel Centro di Eccellenza Gastronomico, si sono realizzati nuovi loculi e sono iniziati i lavori per i parcheggi della stazione. Si son sostenute spese per la messa in sicurezza degli attraversamenti stradali sui corsi d’acqua, per lavori di viabilità rurale e per interventi sul teatro finalizzati all’ottenimento delle certificazioni. Penso che si sia lavorato bene nonostante abbiamo dovuto dedicare del tempo a conoscere e prendere in mano le tante partite aperte. Tutto è migliorabile e siamo a tal fine sempre aperti a ricevere consigli e suggerimenti utili e costruttivi”.
Sentite le voci della maggioranza, passiamo all’opposizione con le parole di Nicola Garau, non nuovo all’esperienza di consigliere comunale, vicesindaco dal 2005 al 2009 e assessore provinciale alla sanità dal 2010 al 2013: “Ad un anno dall’insediamento ho apprezzato soltanto le belle intenzioni di inizio mandato, ottimo approccio iniziale con gli omaggi floreali alle consigliere ma con la presenza delle donne in giunta pari al 20%, e non al 40% come da legge Del Rio. Sindaco e Giunta davano l’impressione che nel giro di pochi mesi sarebbero riusciti a fare tutto ciò che gli altri non sono riusciti a fare in anni. Dopo un anno di mandato amministrativo pare che a San Gavino ci sia un commissario per svolgere l’ordinaria amministrazione. Oltre ad aver inaugurato alcune opere messe in essere dalla precedente amministrazione, senza mai citarla e ringraziarla, non si è visto niente di nuovo. Nessuna proposta al Consiglio Comunale che rimane anche tre mesi senza essere convocato. Ottima la promessa che entro sei mesi avremmo avuto la rotatoria nell’incrocio tra la SS 197 e la SP 62 e che avremmo avuto il certificato prevenzione incendi per il teatro entro 9 mesi. Ero convinto che avrebbero riaperto subito il parco Rolandi, la cui situazione è davanti agli occhi di tutti, così come il bar ristoro fronte ospedale. Ho apprezzato la pulizia del fiume Malu ma non il fatto che l’amministrazione abbia pagato più di 14.000 € al consorzio di bonifica che avrebbe dovuto farlo come suo compito istituzionale. Per fortuna San Gavino ha tanti finanziamenti importanti acquisiti dalle Giunte precedenti, come i nuovi parcheggi della stazione ferroviaria e la costruzione del nuovo ospedale. Mi aspetto delle proposte per programmare il futuro di San Gavino, abbiamo ancora quattro anni di lavoro davanti e auspico un’inversione di rotta e più presenza sulle problematiche amministrative da parte del Sindaco”
.Un’altra voce dell’opposizione è quella di Silvia Mamusa, già assessore ai servizi sociali dal 2005 al 2009: “Abbiamo seguito con attenzione le attività svolte dall’Amministrazione della Giunta Tomasi, dando il nostro contributo con proposte e suggerimenti attraverso numerose interrogazioni, mozioni e interpellanze, sempre con un approccio costruttivo rivolto al bene dei cittadini e della comunità sangavinese. Su alcuni aspetti non abbiamo concordato, come l’applicazione della TASI considerato il generale stato di crisi delle famiglie, l’alienazione di alcuni beni patrimoniali come il locale del parcheggio dell’ospedale per il quale attendiamo la gara per la gestione, come anche per il Parco Comunale da avviare. Si poteva fare di più sulle nostre manifestazioni più importanti come il Carnevale e la Sagra dello Zafferano e sulla gestione di alcuni servizi sociali come il Ponte chiuso dopo solo qualche anno di attività. Rileviamo la necessità di avviare nuovamente la gestione dell’Anfiteatro e un miglioramento per un pieno utilizzo del Teatro comunale. Siamo in attesa di novità sulle trattative con RFI per l’acquisizione della vecchia stazione e il recupero di una zona ormai periferica e abbandonata, anche sulla gestione del servizio idrico e sulla realizzazione della rotatoria sulla SS 197 per Villacidro. San Gavino ha bisogno di un nuovo sviluppo e di crescita, quindi guardiamo con attenzione all’iter riguardante la costruzione del nuovo ospedale e lo spostamento del poliambulatorio nei locali di via Goldoni nell’ottica del mantenimento dei servizi sanitari nella nostra comunità”.
Chiudiamo con l’intervento del gruppo Progetto Comune, rappresentato da Walter Piras attualmente alla sua prima esperienza da consigliere comunale: “Difficile esprimere quali siano gli apprezzamenti e quali le delusioni di un anno di amministrazione. Sicuramente possiamo apprezzare l’impegno da parte del Sindaco e da parte di tutta la maggioranza nel voler interloquire direttamente coi cittadini, anche attraverso la presenza assidua nei diversi momenti che la cittadinanza vive. Apprezzabile è anche il dialogo con le istituzioni quali RAS, RFI e ASL nel voler recuperare servizi persi anni addietro con l’intenzione di dare la centralità che a San Gavino spetta. A dispetto di queste buone intenzioni, però, la delusione è data dall’assenza di un programma di sviluppo concreto per il territorio di San Gavino. Ci sono prospettive occupazionali per i sangavinesi? Perché non sono ancora stati presentati i risultati conseguiti da quest’amministrazione in quest’anno, escludendo quanto finanziato dall’amministrazione precedente? Quanto di tangibile è stato realizzato dalla Giunta Tomasi? Che fine ha fatto il programma elettorale di cui non sono stati realizzati nemmeno i primi dieci punti promessi entro l’autunno? Noi di concreto abbiamo visto poco, e dopo quelle che erano le premesse e promesse di Maggio 2014 vedere il paese ancora in queste condizioni è la delusione maggiore”.
Luca Fois