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venerdì, 22 Novembre 2024
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L’ultimo ostacolo prima di Berlino, sognano Barcellona e Juventus

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Manca un solo ostacolo alle quattro squadre rimaste per arrivare a centrare la finalissima di Berlino. Parliamo evidentemente di Champions League, e ci riferiamo a Barcellona, Bayern Monaco, Real Madrid e l’ultima rappresentante del calcio italiano rimasta, la Juventus. Le due gare valide per l’andata delle semifinali hanno già dato diversi spunti su chi ha maggiori possibilità di passare il turno. Allo Juventus Stadium di Torino è arrivato un Real totalmente assente, sia sul piano fisico che motivazionale. Questo non intacca i meriti dei bianconeri: la squadra di Massimiliano Allegri ha condotto la gara con un approccio invidiabile e contenendo bene pur con qualche rischio, vedi la clamorosa traversa di James Rodríguez con Buffon battuto.

I blancos hanno avuto difficoltà per ciò che riguarda gli infortuni. Con l’assenza di Benzema e Modric, Ancelotti ha dovuto ridisegnare l’intero sistema di gioco, perché il vuoto lasciato dal centrocampista croato va a intaccare le geometrie in mezzo al campo. Il sacrificio di Sergio Ramos in quel ruolo contro la Juventus è stato uno scotto da pagare, a differenza della gara contro l’Atletico Madrid nel ritorno dei quarti, dove invece l’idea aveva funzionato ed era arrivata una vittoria.

Dall’altra parte, Pirlo ha avuto ancora difficoltà, non riuscendo a mantenere la lucidità giusta. Chi ha dimostrato di meritare tutta la fiducia possibile è stato Sturaro, autore di una grandissima prestazione di quantità e qualità. Bale ancora in affanno, e un Cristiano che dopo la rete del pareggio ha mollato un po’. Per il ritorno Allegri potrà contare su Pogba, rientrato in campo contro il Cagliari dopo l’infortunio subìto contro il Borussia Dortmund (segnando anche il gol che è valso l’1-1 finale), un rientro che è stato salutato positivamente anche dagli esperti di scommesse sulla Champions League di questo blog, che vedono così aumentare le probabilità di successo dei bianconeri.

Spostiamoci in Germania, dove a Monaco il Bayern tenterà l’impossibile, ribaltare il 3-0 del Camp Nou. Facciamo una premessa: non è fuori luogo asserire che questa è stata una finale mancata, perché l’una di fronte all’altra si sono ritrovate le due squadre che hanno i migliori collettivi. Guardiola aveva avvisato prima dell’andata: i blaugrana sono al top della forma. Ed è questo che si è visto al termine di un categorico 3-0 senza possibilità di appello. Chi credeva che Messi fosse in regressione si sbagliava: in una delle sue stagioni più sottotono ha raggiunto unità 406 reti con la maglia del Barcellona, due delle quali proprio contro i tedeschi. Ha steso letteralmente la difesa del Bayern, chiedere a Boateng per conferma, dimostrando ancora una volta il suo essere unico.

Se poi oltre a un Messi in questo stato sublime hai un Iniesta che a 31 anni è ancora sul podio dei centrocampisti più forti in circolazione, c’è poco da fare calcoli. Al Bayern tocca solo sperare di aggredire il Barcellona in velocità, sfruttando uno degli attacchi più impressionanti in campo europeo, e non solo. Recuperato Benatia, ancora non del tutto ripreso, Guardiola avrà poco da scegliere, in attesa di sapere se per domani riesca a recuperare almeno Robben.

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