Il weekend del 2 e 3 maggio sarà dedicato ai festeggiamenti in onore di San Gavino Martire. Come di consueto, in questo tipo di eventi, il programma si dividerà in due parti, uno religioso e uno civile.
Il programma religioso avrà inizio giovedì 30 aprile alle ore 16 con la vestizione del simulacro del Santo nella chiesa di Santa Chiara, di seguito alle 18.40 accompagnamento dello stesso alla Chiesa di San Gavino Martire
. La processione sarà accompagnata dai fedeli e dai suonatori di launeddas. Domenica 3 maggio alle ore 7.30 la messa presso la chiesa di San Gavino. Alle 18 dalla chiesa di San Gavino partirà la processione per le vie del paese, il Santo trasportato con il cocchio accompagnato da numerosi fedeli, dalle autorità civili e religiose; il corteo sarà preceduto da numerosi cavalieri con i cavalli bardati , da alcuni gruppi folk e dai suonatori di launeddas.La processione seguirà il seguente percorso: via San Gavino, via Milano, via Regina Margherita, via Lazio, via Repubblica, via Santa Chiara, via Roma, Piazza Marconi. Al termine della processione prima della Messa solenne davanti alla chiesa di Santa Chiara nella piazza Marconi, ci sarà lo scambio dello stendardo dal presidente uscente a quello di nuova nomina.
Il programma civile prevede invece sabato 2 dalle ore 15 l’esposizione presso le strade adiacenti alla Chiesa di San Gavino di prodotti artigianali, artisti vari e musicisti dell’associazione LokArt. Alle 16, di pomeriggio, animazione per bambini con gli artisti della Baby Fun e la partecipazione straordinaria di “Nemo”, un simpatico cagnolino dalle incredibili capacità. Alle 18 inizierà la “Sagra della pecora e maiale arrosto”, con degustazione di pecora bollita, arrosto, fave lesse e vino. Alle 22 “San Gavino Fest”: serata musicale con gli artisti Eliana Melis, il gruppo Billy Boys e i Ratapignata. Domenica 3 dalle ore 10 riprende l’esposizione dell’associazione LokArt. Alle ore 21:30 serata musicale folk con fisarmonica e organetto di Roberto Fadda, ed esibizione del gruppo “Folk Pro Loco città di Arbus”. Tanta musica e balli per tutti.
Fonte: Comprendo 84