Nel corso dell’assemblea pubblica tra Abbanoa e i cittadini sangavinesi, sono state presentate diverse domande.
Ivo Picciau, Responsabile servizi alla clientela di Abbanoa, si è sottoposto al fuoco di fila degli utenti – spesso contrariati – cercando di rispondere a tutte le domande, che noi vi riportiamo.
Alcune domande sono state inserite in un’apposita cassetta, altre sono giunte in tempo reale via messaggio alla nostra Redazione, che le ha girate ai funzionari dell’ente pubblico.
Ma se il cittadino paga il deposito cauzionale e questi falliscono, chi ci assicura che tale deposito venga restituito?
“Abbanoa non può fallire essendo una società per azioni interamente a capitale pubblico”.
Perché non aprite uno sportello a San Gavino una volta a settimana?
“Abbanoa non può permettersi uno sportello in ogni Comune.”
Per quale motivo dovrei pagare l’allaccio nuovo solamente per un cambio di nominativo?
“Sono costi amministrativi e spesso anche per costi materiale di adeguamento. Sono costi che siamo tenuti ad applicare”.
Di chi è la colpa se Abbanoa non fattura e c’è una perdita occulta? Il cliente non poteva accorgersene.
“Bisogna fare reclamo con la documentazione”.
Crediti, perché non li rimborsate?
“Abbanoa rimborsa o sconta dalle fatture.”
La sostituzione del contatore deve essere fatta davanti all’utente?
“Non è un obbligo. In Sardegna ci sono tante seconde case. L’operatore deve comunque suonare il campanello e fare una foto prima e dopo i lavori”.
Nel 2012 ho vinto un ricorso ma non mi arrivano più fatture. Come mai?
“E’ ovviamente un errore, ci faccia sapere i dati”.
Gli utenti ravvisano problemi allo sportello, inefficienza e maleducazione. Come pensate di risolvere? L’acqua è della natura!
“È vero che molti sportelli non sono all’altezza. L’acqua è della natura ma il sevizio idrico integrato fa di più: potabilizza l’acqua”.