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Nasce l’associazione dei… Sòrrisi

Animazione, cultura, assistenza, educazione e gioco, queste in sintesi le parole con cui si potrebbe racchiudere la neonata associazione Sòrrisi.

Nasce l’associazione dei… Sòrrisi

Un’associazione di promozione sociale, nata ufficialmente nell’ottobre scorso dopo vari incontri tra i promotori che sono ben lieti di annunciare alla comunità sangavinese e non solo, quali saranno gli obiettivi principali che si intenderà perseguire. L’associazione nasce dall’idea di voler regalare e diffondere felicità e benessere nella nostra società. Si pone dunque come scopo quello di perseguire lo sviluppo delle potenzialità di individui, di gruppi attraverso l’animazione sociale, attività di integrazione sociale e attività di promozione delle relazioni sociali.

Tra gli associati figurano diversi educatori e le esperienze non mancano, c’è chi è esperto di attività motoria, chi di psicomotricità per disabili, chi è un abile musicista e chi fa attività teatrali. Competenze varie e importanti quelle che servono per occuparsi di bambini, anziani, disabili e tutte quelle categorie che più di altre subiscono il peso di questo periodo un po’ triste.

Oltre a queste realtà Sòrrisi si occupa di corsi dopo-scuola per bambini e di promozione delle lingue straniere ma soprattutto della cultura sarda.  E proprio il nome Sòrrisi è un gioco di parole ben riuscito, basta cambiare l’accento e il gioco è fatto: “sorrìsi” e quel “sòrrisi” che ci fa capire come la presenza femminile nell’associazione sia pressoché totale.

“L’associazione nasce dall’idea di voler regalare e diffondere felicità nella nostra società. Si pone dunque come scopo quello di perseguire lo sviluppo delle potenzialità di individui, di gruppi attraverso l’animazione sociale, attività di integrazione sociale e attività di promozione delle relazioni sociali” ci dice Giancarlo Spanu, presidente dell’associazione che rimarca “In un mondo in cui si socializza sempre più spesso solo grazie ai social network, si sta perdendo il contatto con gli altri. Noi ci poniamo come scopo quello di costruire un mondo più attento alla dimensione relazionale della vita, scoprendo che, con la somma delle potenzialità di ognuno di noi, si può dar vita ad una nuova società dove anche gli individui più sfortunati possano ritagliarsi un loro posto”.

Luca Fois, Comprendo

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