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Cosa ci piace e cosa non ci piace!

Fare paragoni tra due Giunte Comunali non ci sembra né corretto né utile, anche perché spesso di un periodo politico si ricorda solo la parte finale e non è giusto ragionare per “se” e per “ma”. Un 2014 che dal punto di vista politico a San Gavino, ha visto succedere la Giunta Tomasi alla Giunta Cruccu, in carica dal 2009.

Cosa ci piace e cosa non ci piace!

In questi sette mesi di “governo” sono successe diverse cose che ci son piaciute, altre decisamente meno. La messa in sicurezza di un lungo tratto di canali attraverso la loro pulizia

era sicuramente una priorità per il paese, a questo andrebbe affiancata la cura e la messa in sicurezza dei ponti presenti nelle due entrate del paese, da Villacidro e da Guspini. Dal punto di vista della viabilità le strade hanno ripreso colore, con la nuova segnaletica orizzontale nell’ingresso della zona artigianale e nel purtroppo celebre “incrocio della morte” per Villacidro nonché  nell’incrocio tra via Caddeo e via Dante. 

Speriamo comunque che queste zone del paese non siano lasciate così, dato che gli interventi necessari sarebbero ben altri. Urge ovviamente la rotatoria sulla SS197 (ma scusateci, finché non la vedremo coi nostri occhi non ci crederemo) e la sistemazione dell’aiuola antistante l’ingresso del Parco Rolandi.

A proposito di Parco Rolandi, avremmo sicuramente preferito che questo fosse stato affidato a qualcuno almeno per il periodo estivo, ciò non è avvenuto e a prescindere dai fattori che hanno fatto scaturire questa decisione, non sembra esser stata la soluzione migliore. Ottimo l’intervento in prima persona da parte della giunta, poco più di un mese fa, per permettere di “bucare” il muro che fungeva da tappo nella zona della vecchia stazione.

Così come sono sicuramente apprezzati dalla popolazione le presenze da parte del sindaco, degli assessori e dei consiglieri, in gran parte della vita sociale del paese, dalla cultura, allo sport e quant’altro.

Un peccato l’aver organizzato la Mostra Regionale dello Zafferano in pochissimo tempo, la sfortuna di due serate non perfette dal punto di vista climatico non può e non deve mascherare le carenze organizzative che speriamo nel 2015 possano riportare il nostro Oro Rosso laddove merita.

E se uno dei cavalli di battaglia tipici delle campagne elettorali italiane è l’ormai solito “abbassamento della pressione fiscale”, non entriamo nel merito di aver stabilito l’aliquota base della Tasi allo 1,5‰, però crediamo che aver portato la soglia minima di pagamento da dodici a tre euro non sia stata affatto una mossa che abbia agevolato i meno abbienti. Allo stesso momento però sappiamo quanto in questo periodo le casse comunali piangano e quanto a causa della defiscalizzazione i Comune siano diventati i più importanti riscossori dei tributi. E di ciò non possiamo fare una colpa a nessuno che abbia occupato il palazzo di piazza Marconi…

Luca Fois, Comprendo

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