Veri intenditori e semplici appassionati riconoscono a Roberto Petza, chiamato anche a partecipare ad Expo 2015, la grande attenzione per i particolari, l’estro creativo e la dedizione nel portare avanti la filosofia che contraddistingue la sua cucina.
Il ristorante S’Apposentu, dello chef Roberto Petza, si conferma stella Michelin per il terzo anno consecutivo riscontrando ancora una volta il favore dei grandi esperti enogastronomici. La notizia è arrivata oggi dall’Hotel Principe di Savoia di Milano, nel corso della presentazione della Guida giunta quest’anno alla sessantesima edizione.
Una riprova, l’ennesima, dopo che qualche settimana fa anche la guida Espresso 2015 lo ha confermato come numero uno in Sardegna, di quanto la scommessa di puntare su Siddi, paesino di settecento anime nel Medio Campidano, come nuova location per il suo “salotto buono di casa” si stia rivelando vincente.
Una serie di traguardi importantissimi che, in appena quattro anni, ha portato, tra l’altro, lo chef di San Gavino a fregiarsi delle “Tre Forchette Gambero Rosso” delle quali sono insigniti appena 23 locali in Italia. Veri intenditori e semplici appassionati riconoscono a Roberto Petza, chiamato anche a partecipare ad Expo 2015, la grande attenzione per i particolari, l’estro creativo e la dedizione nel portare avanti la filosofia che contraddistingue la sua cucina, fondata sulla genuinità delle materie prime a chilometro zero che nascono tra orto e aia, per diventare sapori e piatti di alta qualità.
“Confermarsi a questi livelli, quasi venti hanno perso la stella, è sempre difficile – spiega Petza – ed aver ottenuto la Stella Michelin per il terzo anno consecutivo, oltre ad essere una grandissima soddisfazione, porta un’ulteriore carica positiva per proseguire nella giusta direzione e per continuare a migliorarsi. Certamente questo è un riconoscimento anche per l’intenso lavoro che stiamo dedicando ai giovani attraverso la nostra Accademia di alta formazione per chef. I ragazzi che escono dai nostri corsi – sottolinea ancora Petza – trovano immediatamente lavoro nel novanta per cento dei casi e continuano a gravitare e collaborare con S’Apposentu. Non è un caso che la ‘brigata’ che mi affianca in ristorante sia formata da ragazzi e ragazze che consideriamo vere e proprie promesse dell’alta cucina”.
Fonte: www.cagliaripad.it