Nelle prossime ore i vari gruppi formatisi in vista delle elezioni comunali del 25 maggio, si recheranno in Comune per depositare le liste con tutti i nomi dei candidati.
Si è fatto un gran parlare (e diciamocelo, anche un gran mistero) attorno ai nomi “papabili”, con qualche strascico polemico tipico della “campagna acquisti”
: qualcuno contattato da più liste, qualche nome eccellente snobbato da tutte le liste, voci e illazioni sulle difficoltà nel chiudere le liste.Le criticità più grosse, pare, siano dovute alla nuova legge elettorale, che impone la presenza nelle liste della rappresentanza “di genere”. Questo significa che almeno un terzo dei 16 candidati consiglieri debbano essere donne (o uomini, ma il problema a San Gavino Monreale è stato quello di trovare candidati di sesso femminile).
Si può essere d’accordo o meno con l’etica di una legge di questo tipo, ma è innegabile che il principio di rappresentanza possa creare degli “ostacoli”, soprattutto nei centri medio-piccoli.
Allora non resta che attendere ancora qualche ora, per vedere se ci sono stati dei colpi di scena e se effettivamente tutti i candidati sindaci (siamo anche curiosi di sapere se saranno 4 o se saranno di più) hanno trovato tutti i 17 candidati consiglieri.