Quella che abbiamo vissuto è probabilmente la campagna elettorale più breve della storia. Grazie alla decisione del governatore Ugo Cappellacci di anticipare di 15 giorni, rispetto alle attese, la data delle elezioni, più che una rincorsa elettorale, possiamo parlare piuttosto di uno sprint.
Nelle vie dei paesi sardi si notano tutti i sintomi delle prossime elezioni: dai candidati ai sostenitori, dagli addetti stampa alle direzioni dei partiti, tutti si stanno mobilitando per le Regionali in Sardegna.
Facce note e meno note si vedono più spesso nei bar, nelle piazze o nei negozi, a scambiare due parole con i compaesani, come a dire “ricordati di me il 16 febbraio”. Ma sarà una campagna elettorale combattuta soprattutto a colpi di internet e social network. In questi giorni spuntano come funghi profili di candidati o pagine elettorali, così come si moltiplicano le “richieste di amicizia” o i “follow”.
Tra le tante iniziative, sicuramente la più interessante è quella di LePolitiche.it, definito dai creatori “il primo social liberamente politico, politicamente libero”. Si tratta di un sito in cui i cittadini si potranno registrare gratuitamente e commentare i temi proposti dalla redazione, votare i sondaggi, ma soprattutto valutare i programmi dei candidati. Una forma di democrazia orizzontale, con uno scambio di opinioni e pensieri che dovrebbero, negli intenti degli ideatori, favorire la scelta del candidato da votare, basandosi sulle sue parole e programma.
Un’idea che ci piacerebbe vedere, nella forma e nella sostanza, applicata anche a San Gavino Monreale, magari in occasione delle elezioni comunali, occasione in cui i candidati di turno avranno tutto il tempo necessario per organizzarsi e per farsi conoscere. In modo da non sentire più parlare di “candidatus virale”, di invasione di santini elettorali e di pranzi elettorali per gli scrocconi, ma finalmente di sentire parlare di programmi e problemi concreti da risolvere.
Fonte: Simone Usai, Comprendo