Nelle ultime ore si è fatto un gran parlare dell’ennesimo caso di inciviltà sangavinese. Nella notte sono infatti scomparse le bandiere installate dai soci dell’associazione Stazione Culturale, che avrebbero colorato la Festa Spagnola prevista per domani.
Apprendiamo, dalla pagina facebook dell’associazione, che la madre dei vandali ha partorito ancora.
Ringrazio di cuore le persone che ieri notte hanno rubato le bandiere della Spagna dalla via Roma. Spero che il loro corpicino faccia la fine dei reggi bandiera in ferro, che mi sono costati denaro e tanta fatica, sono strumenti che utilizzo per lavoro non per giocare ad appendersi!
Tantissime persone hanno risposto con indignazione, rabbia e stupore. Qualcuno lascia intendere di sapere chi siano i responsabili, altri propongono ronde e servizi di sorveglianza. I più increduli cercano una motivazione per il gesto, ma in realtà non ci sono giustificazioni, né che si tratti di noia, né di furto di un po’ di stoffa per cucirsi dei pantaloni rossi e gialli.
Un paese che è allo sbando forse ha problemi più seri di cui occuparsi. Ma anche questi piccoli gesti di inciviltà sono segno dei tempi che corrono. E noi siamo qua a raccontarvi di un paese che declina perché i giovani, al posto di prendere in mano il paese, rovinano il lavoro altrui. Probabilmente sono le stesse persone che poi criticano il proprio paese perché “non c’è nulla”: ci vuole un bell’impegno a lavorare per un paese che non solo non ringrazia, ma sputa sul piatto in cui mangia. E allora ammainiamo le bandiere in segno di lutto per la morte del buonsenso, e in alto le bandiere per tutti coloro che non si arrendono davanti al malcostume sangavinese.
Chiudiamo citando la pagina Questa è SAN GAVINO, che commenta con la consueta irriverenza il fatto, citando la “Caccia al Tesoro” organizzata annualmente dalla Stazione Culturale. Magari non elegante, ma sicuramente efficace!