C’è una zona del paese in cui gli automobilisti e non solo, dovrebbero prestare più attenzione. Ci sono infatti diversi incroci alquanto pericolosi situati l’uno a poca distanza dall’altro.
Iniziamo un ipotetico “tour” degli incroci, non tanto ipotetico per molti sangavinesi. Partiamo da via Eleonora d’Arborea e decidiamo di girare a sinistra per immetterci in via Dante direzione Parco Rolandi. Visuale oscurata e partenza leggermente in salita ma specchio parabolico installato. Tutto sembrerebbe perfetto se le macchine non sfrecciassero proprio mentre dobbiamo spuntare! Via, è fatta! Andiamo avanti e di fronte all’entrata del parco troviamo una specie, anzi sottospecie di rotonda, un incrocio difficile da immaginare ma che esiste davvero. Dobbiamo girare a sinistra, diamo la precedenza a chi dobbiamo e dietro di noi si forma una fila di macchine, qualcuno suona, qualcuno sbotta e aumenta la tensione ma anche questa volta ce l’abbiamo fatta.
Il dubbio riecheggia: non sarebbe meglio trasformare il tutto in una classica rotonda e diminuire l’effetto “chicane”? La risposta è… continuiamo a guidare! Fino a quando dopo qualche chilometro percorso non ci troviamo nell’incrocio Viale Trieste – Via Roma. Parcheggi, consentiti, che disturbano la visuale, e allora sfruttiamo le vetrine dei pochi negozi rimasti per capire se ci siano auto in arrivo. Brum! Si prosegue per tutta viale Trieste, arriviamo alla fine e… Oh! Dobbiamo girare a sinistra. Come si fa? Uno, due e tre. Andiamo!
Scommessa vinta, anche questa volta non ci ha colpito nessuno, possiamo andare a Pabillonis, direzione Pistis. Buone vacanze a tutti, incroci permettendo.
Fonte: Luca Fois, Comprendo