Si è conclusa la terza edizione di “Culturando”, iniziativa di promozione socioculturale e di valorizzazione della multi etnicità, manifestazione organizzata dalla Commissione Comunale per le Pari Opportunità lo scorso venerdì 19 luglio nella Piazza Marconi a San Gavino Monreale.
L’iniziativa, come ogni anno, ha riscosso un notevole successo di pubblico: grande partecipazione di turisti, sangavinesi e stranieri residenti. Questi ultimi hanno contribuito a
preparare i piatti tipici dei loro paesi d’origine, complessivamente una decina di pietanze: il cous cous nelle due versioni marocchina e tunisina, il fish pay della Nigeria, le frittelle di patate all’ungherese, gli spaghetti di riso con una ricetta del Kirghizistan e il moro di guandule della Repubblica Dominicana. A rappresentare l’Europa: la dissetante bevanda spagnola (sangria) e le torte inglesi.
In una iniziativa multietnica non potevano mancare i piatti tipici della nostra tradizione regionale: i ristoranti Lucignolo, Santa Lucia, Baboi e Su Groffu hanno proposto alcune varianti dei malloreddus, ma tutti accumunati dall’utilizzo dello zafferano di San Gavino.
Altro protagonista della rassegna gastronomica è stata la pecora, offerta dall’Associazione AIPA, preparata con grande maestria dal Comitato di San Gavino Martire. La CPO ha offerto un assaggio dei prodotti dell’orto sinergico, proponendo una fresca insalata dell’orto e un dolce tipico sardo: l’amaretto.
La preparazione dei piatti è il prodotto della collaborazione tra le signore straniere, i componenti delle associazioni (Anziani Sempre Giovani, Sa Moba Sarda e il CAS) e le componenti della CPO: un’occasione di scambio di conoscenze e di grande lavoro di squadra.
Oltre alla degustazione, iniziata alle ore 20,00 dopo una breve introduzione della Presidente della CPO, Paola Vanzo che ha ringraziato tutte le associazioni, i commercianti, i ristoratori e i privati cittadini che hanno contribuito a realizzare la manifestazione, si è potuto dare spazio alla musica.
Il gruppo Guney Africa ha proposto ritmi e suoni africani, con l’utilizzo di strumenti tradizionali. Nell’intervallo la referente dell’Associazione Sunu Gaal ha presentato il “ponte” tra Senegal e Sardegna, con la proiezione di filmati e raccontando le esperienze maturate. Poi nuovamente la musica: prima con i Guney Africa e poi con i suoni della Nigeria e dell’America Latina. Il pubblico presente ha così potuto sperimentare nuovi passi di ballo.
La Presidente, in rappresentanza della Commissione, soddisfatta del risultato raggiunto, auspica che l’iniziativa possa diventare un appuntamento annuale di condivisione e scambio culturale.
Paola Vanzo