Nelle scorse settimane il paese è stato scosso dalle polemiche attorno alla proposta, da parte dell’associazione “Stazione Culturale” di utilizzare una porzione del Parco Rolandi per la realizzazione di un’area attrezzata per i cani. Alcuni cittadini hanno promosso una petizione per bloccare l’iniziativa, sostenendo che un parco deve essere destinato ai bambini, e non agli animali.
Alla fine, per evitare ulteriori malumori, si è optato per realizzare l’Agility Dog nelle ex scuole di via Margherita
. A parte l’ironia della sorte, che ha portato i cani ad essere ospitati comunque in un’area dedicata ai bambini, ci sono alcune riflessioni da fare.Prima di tutto, viene da chiedersi come mai in tutto il mondo si stia provvedendo ad attrezzare le aree verdi cittadine, in modo da accogliere gli amici a quattro zampe, mentre noi facciamo le solite barricate.
Il secondo spunto di riflessione sovviene pensando alle lamentele, magari di chi dice “no” a tutto, sul fatto che San Gavino sia un paese fantasma. Riunire le persone che escono a godersi il parco e quelle che vogliono fare una passeggiata col proprio cane, magari facendolo giocare, e portarle in un solo punto, favorirebbe la vita sociale del paese, che è ridotta ai minimi termini. Qualcuno proponeva addirittura la Zona PIP come alternativa! Dove andrebbe a finire la socializzazione se bisogna arrivarci in automobile? Un po’ fuori mano come “passeggiata” col cane!
Terzo spunto, il fattore economico: gli affari dei gestori del parco ne avrebbero sicuramente giovato, e ricordiamoci che la gradevolezza del parco è dovuta anche al fatto che gli avventori del chiosco “finanziano” la manutenzione con le consumazioni.
Quarto, e concludo: qualcuno si lamentava delle condizioni del parco e ha parlato di aree non utilizzate e in disuso. Abbiamo fatto un sopralluogo e abbiamo trovato un prato curato, pulito e tutt’altro che in stato di abbandono, come dimostra la foto. Rendiamo il giusto merito a chi gestisce il parco con tanto impegno!
Fonte: Simone Usai, Comprendo