La nuova realtà culturale sangavinese presenta il suo progetto davanti ad un numeroso pubblico. Una platea gremita dove le teste di amministratori attuali e passati si sono mischiate con quelle dei più giovani. Un miscuglio andato oltre il semplice senso visivo. Dopo gli interventi dei tre relatori sono stati numerosi gli interventi dal pubblico. Una partecipazione spontanea non comune.
Anna Melas, Stefano Altea, Luciano Lixi, sono i portavoce provvisori di un gruppo che nelle strade della cittadina sembra prendere sempre più piede. “Prima delle persone, prima ancora di ragionare di liste ed elezioni, dobbiamo pensare ai contenuti” ribadisce forse per la terza volta in pochi minuti l’Avvocato Altea “vogliamo dare una mano al paese e rendere alla comunità almeno una parte delle cose che il caso e la fortuna ci ha permesso di ottenere” e guardando le facce tra il pubblico qualcuno sembra cominciare a crederci.
Impegno civico, preparazione culturale e senso morale sono i capisaldi su cui basare un progetto di ampio respiro. Poco meno di un anno separa il piccolo centro del campidano dalle elezioni amministrative, ma l’appuntamento con le urne non sembra essere al centro delle intenzioni della nuova associazione sangavinese.
I tre relatori parlano di convegni, seminari, di raccogliere le problematiche dei cittadini attraverso apposite cassette delle lettere che saranno dislocate in angoli strategici dell’abitato, di programmi, come dice in apertura la Dottoressa Melas, da scrivere collegialmente con tutti coloro che volessero partecipare a questa avventura culturale.