Avete mai avuto occasione di uscire insieme ad una persona costretta su una sedia a rotelle? Se avete fatto questa esperienza, allora condividerete con noi, e con tanti altri lettori, una sana dose di rabbia e frustrazione. Sì, perché le persone che noi definiamo “normodotate” non hanno alcuna difficoltà a uscire di casa e godersi un po’ d’aria fresca per le vie di San Gavino Monreale. Tutto si complica, invece, per le persone affette da gravi disabilità motorie, e quelli che sembrano piccoli ostacoli, spesso diventano barriere insormontabili.
Basterebbe un minimo di attenzione, sia da parte delle amministrazioni pubbliche, sia da parte dei comuni cittadini, per migliorare la qualità della vita di tutti. Ci è bastato fare un piccolo giro per il paese, insieme ad una persona costretta su una carrozzina, per accorgerci di tanti piccoli grandi problemi. Il problema più comune sono i marciapiedi. Molti sono vecchi e rovinati e rendono difficoltoso e scomodo il transito sulle ruote di una sedia a rotelle.
Quelli nuovi e più confortevoli, invece, talvolta mancano degli scivoli in corrispondenza delle strisce pedonali. E laddove i marciapiedi sono a norma, capita di trovare ostacoli installati dai cittadini: quelli più diffusi sono le rampe per le automobili o le stesse autovetture parcheggiate in corrispondenza delle strisce pedonali. Capita anche di vedere parcheggi per disabili abusivamente occupati da non aventi diritto o, peggio ancora, da auto con contrassegno esposto, ma senza nessun tipo di disabile presente a bordo. In alcuni casi si è quindi costretti a percorrere lunghi tratti sulla carreggiata, con i conseguenti rischi per l’incolumità personale.
Siamo certi che rendere un intero paese fruibile per i disabili sia difficile, se non impossibile. Quello che chiediamo è una maggiore attenzione da parte degli uffici tecnici, per la realizzazione di quelle opere che possano garantire la circolazione di mezzi per disabili, e da parte dei cittadini perché non rendano ancora più difficile la vita dei diversamente abili mediante comportamenti incivili.
Fonte: Simone Usai, Comprendo