Il 4 e 5 Maggio si celebrerà San Gavino Martire. Per l’occasione abbiamo incontrato il presidente del comitato Fabio Nurra.
Ciao Fabio, l’organizzazione della festa è iniziata…
Il Comitato di San Gavino Martire è attivo tutto l’anno e da qualche mese si sta muovendo per organizzare la festa nel migliore dei modi possibile. Naturalmente vista la crisi di cui tanto si parla, le difficoltà economiche ci sono, nonostante ciò proveremo a organizzare il tutto al meglio.
La questua è già iniziata, come sta procedendo?
In molte case ci stavano aspettando e sono stati anche particolarmente generosi soprattutto visto il periodo e visto che in altre case non è successa la stessa cosa, ma ringraziamo e accettiamo il buon cuore di tutti. Nonostante qualcuno possa dire che c’è un minimo d’offerta, posso smentire tutto e comunicare che accettiamo qualsiasi importo.
La tradizione continuerà quindi?
Per quanto riguarda la parte religiosa proseguiremo la tradizione con la processione accompagnata dai cavalli bardati, gruppi folkloristici e suonatori di launeddas. Le tradizioni son sempre state riportate a voce, quindi non c’è l’assoluta certezza ma si presume che la festa ci sia stata tramandata dai pastori di Porto Torres che già professavano il culto per questo santo. Questi venivano a San Gavino per la transumanza e costruirono la Chiesa, consacrata nel 1387, per venerare San Gavino Martire. Nel 1800 fu costituita legalmente la prima “Sociedadi de Is Pastoris”.
Parliamo ora dei festeggiamenti civili.
Naturalmente sarà riproposta la “sagra della pecora” che da svariati anni riscontra un grande successo. In base al ricavato della questua cercheremo di accontentare tutti i gusti, anche se sappiamo che sarà un compito difficile. Attualmente il programma non è ancora stato definito, ma sappiamo già che il 4 e 5 Maggio in concomitanza con i festeggiamenti ci sarà “Monumenti Aperti”. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato o stanno collaborando alla buona riuscita di questa festa.
Allora rimaniamo in attesa del programma e ringraziamo Fabio per l’intervista.
Fonte: Luca Fois, Comprendo