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martedì, 19 Novembre 2024
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Il corteo per la pace in uno scatto di Renato Sechi
Il corteo per la pace in uno scatto di Renato Sechi

Tutti uniti sotto l’arcobaleno della pace. Così cinquemila persone arrivate da tutta la Sardegna hanno partecipato a San Gavino Monreale alla ventiseiesima marcia della pace, tradizionale evento di fine anno organizzato dalla Diocesi di Ales-Terralba e dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”. Tutti insieme per ribadire un secco no a tutte le guerre del mondo e per coltivare la pace.

E ad aprire il corteo quest’anno c’era anche una delegazione della diocesi giapponese di Nagasaki che ha portato la testa di una statua della Madonna ritrovata nella chiesa di Urakami, ridotta a un cumulo di macerie nel bombardamento atomico del 9 agosto 1945. Nel raggio di 1.500 metri tutto venne incenerito: venne ritrovata solo questa “testa” della Madonna. Così il messaggio internazionale di pace dal Giappone arriva a San Gavino con il tema della marcia scelto: “Beati gli operatori di pace”.

Sono appena passate le 15.30 e il lungo e colorato corteo si muove dal parcheggio antistante l’ospedale e percorre il cuore del paese inoltrandosi in via Roma, poi attraversa via Villacidro, le vie degli Ulivi, Torino, Trento fino alla conclusione in piazza Marconi. La marcia della pace, aperta dalla banda musicale di San Gavino, diventa gioiosa di testimonianza. Ci sono proprio tutti: bambini, giovani, adulti, anziani, sacerdoti, suore, sindaci, consiglieri regionali, provinciali, parlamentari, esponenti di partiti politici e sindacalisti che hanno camminato uniti sotto l’arcobaleno della pace. In piazza Marconi il lungo corteo si raccoglie ed è il momento dei discorsi degli organizzatori.

In particolare insiste sul legame tra lavoro e pace il vescovo della diocesi di Cagliari Monsignor Arrigo Miglio. Sul palco dei discorsi il volto sofferente della Madonna giapponese diventa un simbolo di pace: “è stata portata”, spiega il rettore della cattedrale di Nagasaki Peter Sakae Hojima, “a Chernobyl, a Guernica dal Papa, all’ONU a New York ed oggi è per la prima volta in Sardegna e a San Gavino Monreale a intercedere per un mondo di pace”.

Fonte: Gian Luigi Pittau, Comprendo

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