Passano i mesi ma l’argomento è sempre d’attualità. Ne abbiamo parlato a marzo ponendoci tante domande, abbiamo ottenuto delle risposte a luglio dal sindaco Gianni Cruccu, ce ne parla ora l’ex sindaco (2005-2009) Stefano Musanti. Stiamo naturalmente parlando dei vincoli del P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico) presenti a San Gavino. Anche questa volta, documenti alla mano, ci siamo dati delle risposte, facendo comunque riferimento a ciò che l’ex sindaco Musanti ha già detto in Consiglio Comunale nel marzo 2012, quindi niente di nuovo per chi siede nel palazzo di Via Trento.
Come si evince dalla Circolare Regionale 1/2010 della Regione Autonoma Sardegna, i vincoli del P.A.I. sono entrati in vigore in data 11 Marzo 2005 con la pubblicazione sul BURAS.
Da tale data ogni intervento edilizio ricadente nelle aree di vincolo, deve essere assoggettato alle relative prescrizioni previste con grandi oneri dunque per il proprietario dell’immobile. Nella delibera del Consiglio Comunale sul P.A.I. del 2008, l’allora sindaco Musanti precisa che la allora amministrazione nel 2003 ha approvato il P.A.I. partecipando ad un bando regionale senza ottenere i finanziamenti. Nella stessa delibera Rossana Vacca, all’epoca consigliere comunale ma ex assessore della Giunta precedente (Giunta Melas) “manifesta il suo imbarazzo nel dire che è venuta a conoscenza del P.A.I. soltanto a fine legislatura”.Grazie alla lettura della comunicazione del Genio Civile (23 Aprile 2010) riusciamo a collocare meglio le attività nel proprio contesto temporale, senza dar meriti a questa o quella Giunta ma sempre ricordando che tutto ciò è una parte dei compiti di chi viene eletto. Dalla comunicazione che riporta l’excursus tecnico-amministrativo portato avanti dal Comune, si evince che durante la Giunta Musanti, precisamente dal 2006, la proposta fu quella dello spostamento del Rio Pardu oltre al nuovo piano. Quella, si legge nella delibera comunale citata precedentemente “è l’unica soluzione possibile per la quale la Regione Autonoma Sardegna, dopo diversi incontri, ha dato il benestare”. L’Amministrazione si è battuta per la rimozione dei vincoli, approvando gli studi e la variante al P.A.I., giungendo, dopo l’approvazione da parte del Genio Civile, fino al sopralluogo per l’eliminazione dei vincoli da parte della Giunta Regionale.
Sopralluogo che però, non è andato a buon fine in quanto i funzionari regionali chiesero al Comune di San Gavino di integrare lo studio di compatibilità idraulica. La Giunta, poco dopo, cadde. E al 23 Aprile 2010 (data della comunicazione) niente era ancora pervenuto alla Regione dalla Giunta stabilitasi successivamente.
Pare quindi vanificato lo sforzo fatto per gli studi atti all’eliminazione dei vincoli. Concluse il suo intervento in consiglio comunale Stefano Musanti: “In questo modo il territorio sangavinese e la sua economia da anni subiscono un vincolo non voluto dai suoi cittadini ma dalla scelta operata, dall’allora Assessore ai Lavori Pubblici e oggi Sindaco, di approvare il piano P.A.I. per partecipare al bando regionale 2004”.
Dopo tre articoli pubblicati su Comprendo, i cittadini sanno come stanno le cose secondo i punti di vista degli ultimi due sindaci. Non chiedeteci di controbattere ma fate parlare i fatti, risolvete il problema perché, d’accordo o no sulle opinioni altrui, qui c’è un problema da risolvere prima che diventi troppo tardi. Sempre che non sia già troppo tardi.
Fonte: Luca Fois, Comprendo