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domenica, 22 Dicembre 2024

Alberto Porceddu, 32 anni di San Gavino: “La mia mostra a Milano, in Sardegna non esistono scuole di fotografia”

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Milano, la capitale della moda. Forse l’unica vera citta’ italiana dal sapore metropolitano e multiculturale. Dove si respira aria di Europa e l’integrazione razziale inizia a diventare realta’. Milano e’ sempre piu’ meta di tanti ragazzi del Meridione d’Italia e di isolani che decidono di lasciare la loro terra d’origine alla ricerca di un lavoro. Passeggiando per le vie del capoluogo lombardo ci si imbatte nella Fabbrica del vapore, dove si tiene una mostra fotografica molto interessante.

Nella foto, una delle immagini piu' rappresentative della mostra fotografica di Alberto Porceddu.
Nella foto, una delle immagini piu’ rappresentative della mostra fotografica di Alberto Porceddu.

Uno degli artisti che partecipano a questa mostra e’ sardo. Alberto Porceddu, 32 anni, originario di San Gavino, coltiva la fotografia un po’ passione e un po’ per lavoro.

Alberto vive a Milano da due anni, lavora come grafico per Sky e ha studiato fotografia sempre a Milano. “Questa e’ la mia prima mostra fotografica e sono particolarmente emozionato. Alcuni miei lavori sono gia’ stati pubblicati su una rivista lombarda e probabilmente alcune immagini che esibisco oggi verranno utilizzate in tv“.

Alberto non ha potuto studiare fotografia in Sardegna perche’ mancano delle scuole qualificate in grado di fornire una buona formazione. “E‘ davvero un peccato che in Sardegna non ci siano scuole idonee a insegnare fotografia. Qui a Milano si viene a contatto con tanti artisti e appassionati. E’ piu’ semplice che si creino delle occasioni per emergere. Se anche da noi il turismo venisse valorizzato, allora tutto sarebbe diverso“.

C’e’ un tratto distintivo delle tue fotografie?
Il mio e’ prevalentemente fotogiornalismo. Si tratta di realizzare reportage di vario tipo, dove ovviamente viene messo in risalto l’aspetto drammatico o problematico di quel che accade, che fa sempre notizia. La mia mostra e’ intitolata “Sport ad occhi chiusi” ed e’ rappresentata da scatti che ho realizzato insieme a tre squadre lombarde di baseball di non vedenti, durante un loro match. Il progetto iniziale prevedeva come protagonista la squadra di Cagliari, ma per problemi logistici all’ultimo momento non sono potuti venire a Milano per realizzare il servizio fotografico“.

Cosa hai voluto trasmettere col tuo lavoro?
Credo che l’aspetto piu’ affascinante sia rappresentato dalla voglia di vivere di questi ragazzi che nonostante il loro deficit lottano e lo fanno attraverso uno sport, quello del baseball, che negli ultimi anni sta dilagando in Europa. Il baseball dei non vedenti, nello specifico, sara’ inserito tra gli sport delle Olimpiadi e l’Italia e’ tra le nazioni in cui e’ maggiormente diffuso“. Alberto racconta di quanto sia stato bello realizzare questo servizio fotografico. “Sono persone incredibili, spazzano via il buio che caratterizza la loro vita con volontà e dignità infinita“.

La mostra alla Fabbrica del vapore di Milano ha rappresentato un ottimo trampolino di lancio per questo giovane artista sardo che mira a raggiungere obiettivi importanti.
Nel prossimo futuro ho in mente di realizzare ulteriori lavori che spero di poter esibire in nuove mostre“.

Fonte: Casteddu Online

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