È possibile rendere ulteriormente ristretto un passaggio già di per sé angusto, a causa di due enormi blocchi di cemento che vietano l’accesso da un lato della strada? Certo, a San Gavino ne abbiamo un esempio! Gli ingredienti ideali sono: automobili quanto basta, alcuni autisti menefreghisti e un’illimitata dose di ignoranza. Nonostante le continue lamentele da parte dei passanti, le macchine regnano sovrane nel piazzale della scuola media statale “San Domenico Savio”, in quella parte in cui si crede sia precluso il passaggio, oltre che alle macchine, anche alle persone.
Gli automobilisti forse non si rendono conto che impediscono a pedoni, carrozzelle, passeggini e biciclette di transitare per quella strada. Se lo spazio è ridotto non è di certo colpa dei poveretti che ogni giorno attraversano quel varco e che devono lottare per superare quella barriera di cemento: il parcheggio selvaggio complica ulteriormente la situazione.
Per un disabile, poi, diventa un incubo. Non si può certamente chiedere di passare da un’altra strada, visto che l’unica alternativa sarebbe quella di percorrere il bordo di una via trafficata, priva di marciapiedi e di zona pedonale, quale è via Dante. Visto che le lamentele verbali non hanno sortito esito positivo, dunque chiedo gentilmente agli automobilisti interessati di lasciare libero il passaggio per far transitare un pedone, con o senza carrozzella, senza doversi avventurare sotto i cipressi o arrampicarsi direttamente sulle macchine.
Visto che Comprendo (e San Gavino Monreale . Net, anche, ndr) arriva in tante case, speriamo anche che venga letto e “compreso” da altrettanti lettori. Rendiamo migliore il mondo migliorando prima di tutto noi stessi!
Fonte: Polly Sanna, Comprendo