Chi avrebbe mai pensato di essere arrivati a qualcosa di così grande? Noi l’abbiamo fatto. C’erano una volta dei ragazzi insicuri, goffi e impacciati che avevano qualcosa da trasmettere ma non sapevano di averlo. Un giorno nelle nostre classi entra un professore che ha iniziato ad insegnare in modo strano, diverso, “oltre la musica”. “Ragazzi, la vita è questa, la vita è bella, impariamo ad affrontarla o sarà lei a travolgerci. Io vi aiuterò, vi metterò nelle condizioni in cui vi troverete a combattere e dove sarete costretti a trovare soluzioni per essere padroni della vostra vita”.
Pian piano, senza che noi ci accorgessimo, ci ha preparato, attraverso un lungo percorso, a sconfiggere i nostri pregiudizi, le nostre sbagliate convinzioni, a controllare le nostre emozioni. Tutto si è svolto tra le mura della nostra scuola. Il punto di arrivo doveva essere quello di realizzare qualcosa di grande, nel nostro anfiteatro, di notte e con una grande struttura audio-video-luci, ma soprattutto con una mentalità e una educazione da teatro. Insomma come dei veri professionisti.
Quando ormai eravamo quasi pronti e convinti, ci è stato comunicato che quella struttura non sarebbe stata disponibile e così i nostri sogni sono svaniti come una “bolla di sapone”. “Non sarà questo a fermarci”, ci dice il prof, “troveremo una soluzione, d’altronde è proprio per questo che abbiamo iniziato il nostro lavoro!”.
La Dirigente, i professori, i genitori, il personale della scuola e del service hanno contribuito affinché il “nostro sogno” si avverasse. Provate a pensare come ci siamo sentiti il “giorno dello spettacolo: uno spettacolo! Il piazzale della nostra scuola si è magicamente trasformato: le luci, i suoni, i costumi, il pubblico, la nostra ansia… tutti noi alunni della Scuola Media Statale di San Gavino ci siamo sentiti padroni della nostra vita, consapevoli che, se vogliamo, possiamo costruire il nostro futuro. Perché “noi siamo il nostro futuro”.
Lettera aperta degli alunni della Scuola Media