La festa di San Gavino Martire
è ormai passata, con una differenza notevole rispetto agli anni precedenti. La collaborazione dei cavalli è storica ma quest’anno è stato un cavallo in particolare ad avere avuto l’onore e la capacità di portare lo stendardo senza mai dare le spalle al santo. Il suo nome è , razza sella italiana, ha nove anni, una corporatura agile e il manto baio scuro, può definirsi uno dei migliori esemplari dell’allevamento del signor Giovannino Marongiu, presidente del comitato di San Gavino Martire 2011/2012.È dotata di un’individuale velocità nell’apprendimento e di un carattere docile. Bardata per l’evento e scortata da altri cavalieri, è stata guidata da Giuliano, nipote del presidente, lungo tutto il suo cammino, partendo dalla dimora dove è stato custodito lo stendardo, proseguendo per tutte le vie della processione, evitando di volgere le spalle al Santo. La camminata in retromarcia è un’abilità ottenuta grazie al duro lavoro di Giuliano e l’aiuto di suo zio, durato mesi, ma soprattutto grazie alla buona volontà di Feurra.
Il suo temperamento mite e il suo singolare talento hanno fatto sì che un’antica tradizione tornasse in vita e che il corteo si svolgesse in tranquillità e armonia. Non meno importanti sono state le decorazioni caratteristiche che hanno messo in risalto la sua eleganza. Possiamo dire che la processione abbia avuto una buona riuscita, speriamo quindi che, anche l’anno venturo, possa arricchire con la sua straordinaria bellezza e maestria una festa a noi tanto cara!
Fonte: Polly Sanna, Comprendo