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Il paradosso blu

Il paradosso blu
Il paradosso blu

Qualche tempo fa abbiamo scritto un articolo sui parcheggi a pagamento, insomma sulle strisce blu, queste simpatiche striscioline colorate posizionate sui bordi della strada. Sì, colorate col sangue dei nobili o se preferite colorate con un po’ di Puffo! Era marzo del 2011 quando la trasmissione televisiva “Le Iene” faceva notare a gran parte degli italiani come, quando posizionate all’interno di una carreggiata, queste strisce fossero irregolari. Ok. Ma una volta superato l’esame teorico della scuola guida, ben pochi ricordavano cosa fosse, per la legge, una carreggiata.

Essa, secondo la definizione riportata nel codice della strada, è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; è composta da una o più corsie di marcia e, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. Ma quindi i parcheggi che tutti noi vediamo sul bordo della strada sarebbero irregolari! Sono messi lì, dove, se non ci fossero, scorrerebbe il traffico! Quindi, per logica, le strisce blu non ci potrebbero stare.

Infatti, sono state vinte delle cause, ma ne sono state anche perse, cioè? Sì, come se la legge fosse un’opinione. Pare proprio sia così, nel dubbio a San Gavino Monreale i parcheggi da qualche giorno sono stati delimitati da una linea tratteggiata di margine. Sappiamo dunque che d’ora in poi si può fare una cosa: prima si fanno i parcheggi, poi si decide di conseguenza quale sia la carreggiata. Non è un paradosso?

Fonte: Luca Fois, Comprendo

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