10 Referendum in Sardegna, la decisione in mano ai cittadini per decidere, nei primi 5, l’abolizione delle Province; tema scottante su cui il Tar della Sardegna aveva dichiarato di non poter decidere per incompetenza. Perchè non si è fatta pubblicità ai 10 referendum che i cittadini della Sardegna andranno a votare il prossimo 6 maggio?
Abolizione Province sarde?
Quindi l’Unione delle Province Sarde però non vuole i primi 4 quesiti del referendum ed ha presentato un ricorso (respinto), non il primo, contro i quattro referendum previsti per il 6 maggio.
Il referendum, in parte consultivo, in parte abrogativo, presenterà nei primi 4 quesiti posti alla decisione dei cittadini l’abolizione delle province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Olgiastra, Olbia-Tempio.
Le quattro province in questione sono effettive dal 2005 anche se sono nate nel 2001.
Il quinto quesito, invece consultivo, chiede ai cittadini dell’Isola se si vogliono abolire le province di Nuoro, Cagliari, Sassari e Oristano.
Altre 4 schede referendarie.
Le schede 6 e 7 presentano due quesiti consultivi che chiedono la riscrittura della parte dello Statuto Sardo che riguarda l’Assemblea Costituente eletta e l’elezione diretta del Presidente regionale.
L’ottavo quesito chiede ai cittadini di esprimersi sull’abrogazione della legge che assegna un’indennità dell’ 80% ai Consiglieri Regionali.
La nona scheda incece chiede di scegliere o meno l’abolizione del CdA dell’Agenzia della Regione; il decimo quesito invece vuole ridurre i consiglieri regionali da 80 a 50.
Ora la decisione è quindi in mano ai cittadini sardi, ma la notizia non è stata diffusa dai media, ne’ tanto meno dalla rete; scarsi anche i dibattiti e i forum presenti in rete al riguardo.
La preoccupazione maggiore del Movimento Referendario Sardo è che del tema si sia parlato poco perchè non desta l’attenzione generale, essendo una questione che riguarda strettamente la regione Sardegna e non il resto d’Italia.
Scarse notizie, perchè?
Ma un’altra ipotesi della scarsa diffusione delle notizie è che forse c’è molta incertezza riguardo al voto a causa dell’opposizione per i primi 5 quesiti dell’Unione delle Province Sarde, che vorrebbe evitare che i cittadini si esprimano sull’abolizione delle Province, e che quindi la stessa Unione abbia potuto boicottare la diffusione delle informazioni.
La mancanza di informazioni, di diffusione dei contenuti delle schede referendarie rischia di non far raggiungere il quorum al referendum (che come ricordiamo, almeno per quelli abrogativi è necessario) che andrebbe a toccare oltre alle Province, anche poltrone che verrebbero tagliate e sprechi che verrebbero ridotti.
Che sia questo il motivo per cui non si pubblicizza?
Fonte: Patrizia del Pidio, Investire Oggi