Non ci sono più ostacoli sulla strada che separa i cittadini sardi dai dieci referendum sui costi della politica.
Il Tar Sardegna ha infatti respinto il ricorso dell’Unione delle Province Sarde (UPS) contro i quesiti che prevedono, tra le altre cose, l’abrogazione delle leggi istitutive dei quattro nuovi enti intermedi, e per i quali si vota il prossimo 6 maggio.
I giudici amministrativi, in particolare, hanno accolto la tesi difensiva della Regione secondo la quale l’UPS non doveva proporre il ricorso al Tar – incompetente nel caso specifico – ma alla magistratura civile.
“Sono stati sconfitti i gattopardi e ora si spalancano le porte alla volontà popolare”, ha commentato soddisfatto il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, auspicando “l’avvio di un processo di riforma non più rinviabile”.
Fonte: Radio Press