Lo spettacolo è un omaggio all’opera di Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi, due personalità fondamentali nella cultura sarda del Novecento. I due artisti realizzarono negli anni ’20 una collezione di giocattoli raffigurante personaggi in un mondo agro-pastorale e urbano dell’Isola. Is Mascareddas hanno trasformato i pezzi d’arte in soggetti teatrali, creandogli intorno una storia, la cui protagonista è Giacomina, novella Alice in un magico mondo di pupazzi, dove pastori bizzarri con strane pecore, donne-chiocce con galline e pulcini al seguito, donne-campane, donne-brocche e ancora giostre di balli tondi vivono di vita propria, in un gioco teatrale ricco di divertenti colpi di scena Nello spettacolo si avvicendano quaranta personaggi e le poche parole pronunciate cedono il passo alla forza delle immagini.
Il movimento creato dagli animatori si fonde con quello musicale delle partiture scritte dal compositore Gavino Murgia, autore e strumentista. Il risultato dello spettacolo è suscitare nel pubblico una sorta di “imprinting” verso le forme, colori e le sonorità di una Sardegna scevra da luoghi comuni.
Is Mascareddas
Tutto iniziò nel lontano 1980, quando i nostri due eroi, Donatella Pau e Tonino Murru, decisero di provare a fare qualcosa che in Sardegna nessuno aveva fatto mai. Cioè uno spettacolo di burattini. Ogni cultura del mondo ha la sua tradizione di teatro d’animazione, come lo chiamano le persone istruite. Lo stesso per l’Italia: tutte le regioni, tutte le città, da Venezia a Napoli, hanno la loro. Tranne la Sardegna. Gran bell’isola, ma burattini o marionette, niente!
Ci sono i Mamuthones, ma quelli sono persone mascherate. Non esiste neanche un nome sardo per i burattini, tant’è vero che hanno chiamato la compagnia Is Mascareddas, le mascherine. La compagnia Is Mascareddas è considerata una delle migliori compagnie di burattini di Italia. Numerose le tournèe nella penisola e all’estero ospiti dei più importanti festival.