Sono ormai trascorsi due anni da quando il comitato “Salviamo l’ospedale del Medio Campidano” ha posto con forza il problema della costruzione del nuovo ospedale del Medio Campidano. Le iniziative sono state numerose, tra i cittadini, presso le Amministrazioni Comunali, la Provincia, la Regione, i responsabili della ASL del territorio; ci sono stati incontri ufficiali e ufficiosi. Tutti, istituzioni e partiti politici, riconoscono la necessità del nuovo ospedale ed hanno espresso solidarietà ed impegno affinché l’opera venga realizzata. Purtroppo ci troviamo di fronte ad una situazione alquanto scivolosa e poco affidabile. Non appena l’obiettivo sembrava a portata di mano sorgeva sempre qualche impedimento: qualche carta non era al suo posto, bisognava ricominciare tutto da capo.
Ma cosa impedisce realmente la costruzione del nuovo ospedale del medio Campidano? Difficile dirlo. Certo non aiuta il continuo cambio di poltrone che osserviamo attoniti nell’ambito regionale e delle ASL. Ricordiamo che la giunta Cappellacci, non appena insediatasi, sostituì tutti i presidenti delle ASL con dei commissari. Trascorsi due anni, nel nostro territorio il Commissario venne sostituito con l’attuale Presidente. Giugno 2011, rimpasto alla Regione, l’assessore regionale alla sanità salta, al suo posto sale De Francisci. Il nuovo assessore dichiara candidamente che non ci capisce granché di questioni sanitarie, ma che si sarebbe informata nel breve periodo di 10 giorni. Altro problema è l’atteggiamento del governo centrale prima dell’attuale crisi e dopo lo scoppio della stessa. I fondi FAS si assottigliano perché il governo attinge a questo fondo per accontentare questo o quel grande elettore o industriale. Dopo lo scoppio della crisi, i tagli lineari sia sugli sprechi che sugli investimenti hanno colpito tutti nello stesso modo.
È chiaro che un intervento come l’ospedale del Medio Campidano ne risente nelle stesse proporzioni di opera o un ente inutile. Insomma una gestione politica discutibile ed una gestione economica altrettanto allegra sia a livello nazionale che a livello regionale. Così il progetto del nostro ospedale langue. Attualmente si sta discutendo sul piano di sviluppo e della crescita. Si parla di interventi sull’economia, di grandi opere il tutto funzionale ad affrontare i gravi problemi del paese, a creare lavoro nelle zone depresse. L’ospedale del Medio Campidano è un’opera utile per i cittadini, per la comunità.
Se volessimo utilizzare la terminologia che oggi va di moda: “l’ospedale del Medio Campidano è indispensabile per la sanità del territorio, è una fonte di lavoro pluriennale”. Con ciò non vogliamo entrare in campi che non ci competono, vogliamo solo affermare che non ci sono scusanti di nessun genere per rinviare ancora la costruzione del nuovo ospedale. È inutile nascondercelo, il quadro politico è desolante, sia a livello regionale che nazionale. Ma i cittadini non possono permettere che interessi privati, burocrazia, incapacità politica e mancanza di volontà ricadano sulle spalle dei cittadini del Medio Campidano. Il comitato ritiene sia giunto il momento di fare appello a tutta la popolazione a una mobilitazione per dare una svolta decisiva alla lotta per l’ Ospedale del Medio Campidano.
Fonte: Nando Usai, Comprendo del 23/10/2011