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Risposta del Sindaco ai commercianti

Comune di San Gavino Monreale

Gentili direttori,
leggo, sui vostri periodici, nonché sul sito web del Centro Commerciale Naturale del nostro paese, alcune considerazioni in merito all’Ordinanza Sindacale n. 15 del 10 giugno 2011 relativa all’apertura domenicale e festiva degli esercizi commerciali sangavinesi, che è stata emanata unicamente per rendere un servizio ai cittadini, dando loro la possibilità di scegliere il luogo dei loro acquisti e non obbligarli a rivolgersi all’unico negozio aperto. A queste considerazioni, alcune delle quali rasentano la calunnia e di cui mi riservo comunque di tutelare la mia onorabilità in altre sedi, voglio rispondere nel merito e, per una migliore esposizione dei fatti, lo farò con specifico riferimento alle affermazioni rilasciate alle rispettive fonti di informazione.

Lettera pubblicata sul sito del Centro Commerciale Naturale.

In questa lettera, non tanto velatamente improntata ad un incomprensibile astio personale nei miei confronti, vengo definito da una signora come una persona circondata da individui che mi assecondano in un “atteggiamento accondiscendente” nei confronti di chi fa la voce grossa. Cosa si vuole insinuare con questa affermazione? Può essere più esplicita indicando quale sia il mio interesse in tale circostanza? Chi mi conosce sa bene quali siano stati i valori che hanno formato il mio percorso personale: lavorativo, di amministratore pubblico e di vita quotidiana nella realtà sangavinese. Questa sua affermazione non solo mi offende personalmente gettando inesistenti ombre sul mio operato, ma è un insulto gratuito al modus vivendi che mi ha sempre guidato nel difendere i più deboli e far valere i diritti delle persone più sfortunate e quindi un insulto alla condotta di vita che mi ha sempre contraddistinto. Provi a chiedere, a chi e quando vuole, di trovare anche un solo episodio di malaffare che possa dimostrare il contrario.

Dice inoltre, bontà sua, che in un convegno organizzato dall’Associazione DOHA, gli Assessori Deidda e Uda abbiano addotto, a difesa dell’Ordinanza, motivazioni vergognosamente deludenti ma che, almeno, ci hanno messo la faccia al contrario del sottoscritto perché assente. E’ vero…. loro, al suo contrario, che non è intervenuta nel dibattito, ci hanno messo la faccia accettando il confronto pur intuendo e ironizzando sul termine “trappola” che si sarebbe parlato anche di quell’argomento facendolo a nome dell’Amministrazione Comunale. Forse la signora non sa che talvolta i Sindaci hanno qualcosa da fare, oltre che occuparsi dell’argomento Commercio ma, e può chiedere conferma, in quell’occasione ho giustificato la mia assenza in quanto impegnato in altra sede, ma ho espressamente garantito al Dr. Faa la presenza degli Assessori delegati alle materie che sarebbero state trattate nel convegno.
Le altre sue considerazioni, peraltro condivisibili dal punto di vista politico ma improntate ad una più generale visione della situazione socio-economica Italiana, non sono dirimenti e tantomeno comprovano gli svantaggi dell’apertura facoltativa festiva degli esercizi commerciali.

Comunicato dell’Associazione Confesercenti.

In detto comunicato viene affermata una cosa che ritengo lesiva non solo nei miei confronti ma anche nei confronti del funzionario comunale che ha agito in conformità e nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia.

Si dice nel comunicato, erroneamente, che non vi sia stata la concertazione tra le parti sociali prevista dalle Leggi che regolano il commercio. Nonostante due colloqui chiarificatori tra il sottoscritto ed i rappresentanti dell’Associazione (il Dr. Bolognese ed il Dr.Murru) in cui è stata verificata la correttezza dell’operato dell’Amministrazione Comunale, fu preavvisata la pubblicazione di un altro comunicato riparatore. Non solo questa promessa mi pare non sia stata tuttora mantenuta (non ho avuto riscontri ma forse non li ho visti per mia distrazione), ma è stato ancora una volta pubblicato, sul quindicinale Il Provinciale, il primo comunicato contenente le accuse di aver violato le regole della concertazione. Gli atti, invece, hanno dimostrato che nelle procedure relative alla concertazione, l’Amministrazione Comunale ha convocato tutte le associazioni di categoria dei commercianti, i sindacati e le associazioni dei consumatori.

Ciò risulta sia dal verbale di seduta, sia dalle ricevute delle convocazioni effettuate e tra le quali figura anche la Confesercenti, che però non si presentò all’incontro. In quell’occasione l’Amministrazione, dopo aver revocato la prima Ordinanza (sicuramente fatta in buona fede ma certamente in contrasto alle regole, per la quale mi sono scusato personalmente con gli interessati nonostante non direttamente responsabile dell’accaduto), propose un periodo sperimentale di turnazione domenicale (ancorchè osteggiata da alcuni componenti dell’assemblea) con l’intenzione di rivederne il meccanismo insieme agli intervenuti a quell’incontro – nel caso non si fossero ottenuti risultati soddisfacenti sia per l’utenza sia per i commercianti. Dopo questi tre mesi di sperimentazione, nessuno è stato in grado di dimostrare concretamente l’efficacia della turnazione ma, al contrario, alcune centinaia di cittadini hanno sottoscritto una petizione che chiedeva il ripristino dell’apertura facoltativa. Sono inoltre curioso di sapere se la concertazione che questo Comune ha messo in atto sia stata effettuata anche dai paesi del circondario e se c’è stata una qualche contestazione in merito da parte di Confesercenti… aspetto una risposta. C’è da aggiungere che l’Amministrazione comunale, ancor prima dell’Ordinanza irregolare, fece una proposta di turnazione facoltativa a cui nessuno aderì. Chi è stato quindi il primo a fare il passo del gambero?

Comunicato del direttivo del Centro Commerciale Naturale su “Comprendo”.

La risposta al comunicato del CCN apparso sul quindicinale Comprendo (uscita dell’8 Luglio 2011) sarà pubblicata sul giornale in uscita il 23 Agosto 2011. Arriverà in tutte le case dei sangavinesi, in formato cartaceo, così come è giusto che sia (ndr).

Infine voglio augurarmi che qualsiasi decisione, ancorchè in contrasto con l’altrui pensiero, venga valutata e anche criticata, ma con buonsenso e senza offendere le persone.

Cordialmente,
Gianni Cruccu

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