Tra una settimana, esattamente domenica 12 e lunedì 13 giugno, saremo chiamati alle urne per ben 4 quesiti referendari. Come forse saprete, si tratta di abrogare ben due leggi sulla gestione e la redistribuzione delle risorse idriche, la legge che permette al governo di riprendere a costruire centrali nucleari nel nostro paese e quella che istituisce il cosiddetto “legittimo impedimento”. Sul testo effettivo dei quesiti e delle leggi da abrogare vi abbiamo già proposto un articolo esaustivo.
Più sinteticamente, per quanto riguarda i quesiti più legati a questioni ambientaliste:
– Votare SÌ ai primi due quesiti significa bloccare la privatizzazione del “bene comune” acqua. Votare NO, significa essere d’accordo con la privatizzazione, già sperimentata in molte regioni d’Italia;
– Votare SÌ al terzo vuol dire esprimere il proprio dissenso verso la costruzione di nuove centrali sul nostro territorio; votare NO, invece, significa lasciare carta bianca al governo.
Ovviamente, per il quarto quesito la situazione è simile: se siete contrari alla legge sul “legittimo impedimento” votate SÌ; altrimenti votate NO.
Perché il referendum sia considerato valido, a prescindere dal vincitore, è necessario che partecipi al voto il 50% + 1 degli aventi diritto.
Per quanto riguarda il colore delle schede, avremo:
– Rosso e giallo per i quesiti sull’Acqua pubblica;
– Grigio per il referendum sul nucleare;
– Verde chiaro per il quesito sul legittimo impedimento.
I seggi saranno aperti dalle 8.00 alle 22.00 il 12 e dalle 7.00 alle 15.00 del 13. Ovviamente, sarò necessario recarsi al proprio seggio minuti di carta d’identità valida e della tessera elettorale.
Infine, ricordiamo che i fuorisede avranno diritto a particolari sconti per tornare nella propria città di residenza. Da quest’anno, questi non si applicheranno più solamente al treno, ma copriranno il 40% dei pagamenti (fino a un massimo di 40 euro) anche di altri mezzi di trasporto, aerei compresi.