Il tema ‘‘La Biodiversita’ urbana, rurale e nelle riserve naturali”, e’ stato trattato da Claudio Serafini, Rete Europea Citta’ del Bio e da Herbert Targan, Diplom-Biologe, vom Planungsburo StadtLand, della Citta’ di Norimberga. ”Conservare la biodiversita’ delle Tre Terre, Marmilla, Linas e Campidano – ha sostento il presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco nel suo intervento -, con particolare attenzione alle varieta’ originarie di determinati luoghi, e’ di fondamentale importanza per assicurare nuova notorieta’ alle comunita’ che le possiedono ancora. Sono da esempio: il suino di razza sarda che ci riporta ad un’antica storia allevatoriale del comune di Villacidro; i legumi nella Marmilla e del Campidano; del Melone in asciutto coltivato in tutto l’areale della Marmilla e dello speciale zafferano di San Gavino, di Turri e Villanovafranca”.
Per il futuro Tocco, ha annunciato particolare attenzione ”sulla coltivazione delle cicerchie ormai ridotte al lumicino, ma che hanno avuto un gran successo, nella giornata d’inaugurazione del Mercato Rurale le tre Terre”. Parlare delle biodiversita’ e’ stato utile per riprendere il discorso della sostenibilita’ dei sistemi agricoli.
”La biodiversita’ in agricoltura, spesso dimenticata dalle lunghe filiere della grande distribuzione – ha sostenuto il presidente della Provincia sarda -, e’ la chiave di volta per garantire la sicurezza alimentare dell’umanita’, soprattutto dinanzi alle nuove sfide che l’agricoltura, nell’era della globalizzazione, deve affrontare”. Grande interesse e curiosita’ hanno suscitato anche la relazione di Mario Cicero, Sindaco di Castelbuono (Sicilia) Gli asini al servizio di un grande progetto di biodiversita’ urbana: salvare il mondo.
Fonte: Adnkronos