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giovedì, 26 Dicembre 2024

Intervista ai The Made in Indonesia

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Pensavo fosse un Sabato come un altro, quando all’improvviso, con l’inganno sono riuscita ad infiltrarmi nel bunker\sala prove de The Made in Indonesia per intervistarli. Ma si sa, quando le rockstar fanno interviste controvoglia, il risultato può essere solo un delirio. Dopo un breve scambio di battute “l’intervista” può iniziare!

THE MADE IN INDONESIA
THE MADE IN INDONESIA

Iniziamo l’intervista con una breve storia de The Made in Indonesia. Presentatevi al pubblico.
The Mullah Erika: Noi siamo The Made in Indonesia. Niente, ci siamo formati nel lontano 1999, siamo nati dal parto cesareo di una vergine. Vabbè, non la sai la storia? E’ sempre la stessa! Se il pubblico vuole conoscere la storia va sul sito: www.themadeinindonesia.tk , nella pagina “biografia”, “storia del gruppo” o qualcosa del genere (sul sito la pagina esatta è “biografia del gruppo” n.d.a.). Perfetto, seconda domanda! (fragorose risate)

Quindi per la prima domanda vi rimandano al sito. Andiamo avanti. Sono ormai dieci anni (“orsono”, citazione di una canzone scritta dal chitarrista Rod Raner) che siete in attività, sicuramente è un traguardo. Come vivete questa sorta di “record”?
Carburo Alifatico: Essere il gruppo più longevo di San Gavino è un po’ come essere il gruppo meno longevo della Finlandia. E’ una sensazione bella però potrebbe esserci di meglio, ecco!

Come avete intenzione di festeggiare il decennale (con un anno di ritardo n.d.a.)?
The Mullah Erika: Come hai detto tu, con un anno di ritardo. Faremo il decennale più uno. Avrete nostre notizie prossimamente, l’anno scorso purtroppo non abbiamo organizzato un cazzo perché alla fine siamo rockstar a tempo perso. Altra domanda?

Il vostro genere musicale è incatalogabile, però sicuramente avete delle influenze alle spalle. Quali sono i gruppi che vi hanno ispirati?
Rod Raner: (rovistando il lettore con cui è stata fatta l’intervista) Io la tecnologia non la comprendo! Allora, a me hanno ispirato (arriva un suggerimento dal resto del gruppo) i Cordas et Cannas, i Ramones, i Sex Pistols, Maria Carta, i Clash, Marco Carta che in pratica è il figlio di Maria Carta, quindi spero che muoia anche lui al più presto e i Coatti di via Tagliamento. In pratica mi fanno domande retoriche. (Risate generali).

The Mullah Erika: a me hanno influenzato gli stessi gruppi che hanno ispirato lui, più The Who, The Skiantos, che poi sono solo Skiantos, poi i Brutal Youth, i Catarrìa (si badi bene non i Catarìa) con doppia “r”, e poi….i Lords of Doom!

Carburo Alifatico: e anche le Mary’s Bluecake. Me le volevo scopare tutte e quattro, anche quello maschio.

Suggerimento: anche il batterista era maschio! Continua Carburo: a me sembravano tre femmine e un maschio! Però me le scopavo tutte! Ahahahahahahhahah!!!

(Viene stappata una bottiglia col botto, segue sorpresa generale!) Prossima domanda. Una vostra particolarità è l’aspetto scenico dei live, fornite uno spettacolo completo, sia musicale che visivo. Come mai avete fatto questa scelta? E da cosa derivano le vostre gag?
The Mullah Erika: Lo spettacolo visivo è dato soprattutto dalla nostra immensa… come si dice? “Beltà” oserei dire! Bellezza e sensualità, mista a humor e ampio movimento pelvico.

Carburo Alifatico: E non dimentichiamo una certa cultura cinematografica, in quanto la metà delle gag derivano o da citazioni di film o da citazioni di comici degli anni ’70, tipo Cochi e Renato.

The Mullah Erika: O da eccitazioni delle fans!

Carburo Alifatico: Naturalmente quando scivoliamo sui liquidi vaginali, è proprio dato dall’eccitazione delle fans!

Rod Raner: Causata dalla mia bellezza!

Parliamo dei testi. Siamo tra il demenziale e lo sfondo sociale, è uno strano connubio, ce ne volete parlare?
The Mullah Erika: Io sono il Mogol degli Indonesia! E non c’è niente di demenziale nella nostre canzoni, è un’etichetta che ci hanno appiccicato addosso. Le nostre sono solo canzoni di protesta, che riguardano il contesto socio-culturale in cui ci muoviamo, e basta, non c’è nulla di demenziale.

Neanche “Sordi e parfume” è demenziale?
The Mullah Erika: “Sordi e parfume” racconta momenti di vita vissuta, anche l’odore di ascella, comunque va contestato, come la malapolitica.

Carburo Alifatico: Ricordiamo che il vero nome del nostro genere è “M’incul Pop Preterintenzionale”, quindi questo dice tutto: c’è anche cultura storica, cultura politica, in pratica noi siamo un gruppo colto, ma mai sul fatto! Ecco!

In dieci anni avete avuto alcuni cambi di line-up.
Rod: Chi?

Ok, di formazione. Pensate che questa possa essere definitiva? Ma sopratutto che fina ha fatto The Leader?
The Mullah: In dieci anni abbiamo suonato dal vivo in almeno una quindicina di formazioni diverse, perché molti Indonesia suonano più strumenti quindi in caso di necessità siamo intercambiabili!!! Oltre gli attuali quattro membri (Mullah, Carburo, Rod e Staffilocheccons) ci fa piacere ricordare il batterista Gueffo Mazzabrutta con noi dal 2003 al 2008, il batterista Ennio Annio che per un anno dall’estate 2008 a quella 2009 ci ha accompagnati e Tziu Turnu fratello di Carburo, chitarrista dei Nous Autres, che spesso ha suonato la chitarra o il basso con noi… Per quanto riguarda The Leader, c’è da dire che lui è sempre con noi, nelle parole dei suoi testi e nelle note delle sue canzoni. Fa ancora parte del gruppo, però non si vede più di tanto in giro, non sta più suonando con noi. Infatti siamo qui per fare un appello al Leader: Leader…

Rod: Abarra abi sesi!

The Mullah: Leader torna tra noi, manifestati!

Nella vostra band ci sono, oltre ai componenti veri e propri, anche altre persone che orbitano nel vostro mondo, come per sempio il coreografo. Chi sono questi individui? E che ruolo hanno?
Carburo: Sono tutte persone che hanno rapporti di parentela con i “membri”!

Risposte secche a domande secche:

E’ vero che Rod è il miglior chitarrista punk del paese?
Rod: Certo!

Mullah: Autoproclamatosi!

Carburo: nessun’altro ha mai voluto usurpare il suo titolo.

E’ vero che il Mullah è il Casanova del gruppo?
Carburo: Questo la dice lunga sulla foltezza delle nostre attività erotiche.

Rod: Se contiamo anche il sesso a pagamento, si!

E’ vero che Carburo ha una storia d’amore col Panzerotto?
Mullah: Si, infatti il Panzerotto è ripieno.

Rod: Si di s…..

Carburo:Si, ma ultimamente stiamo vivendo un momento di crisi, infatti l’ho scritto anche su Facebook, abbiamo una relazione complicata.

E’ vero che Staffilocheccons è la peripatetica del gruppo?
Staffilocheccons: Si, è vero, sono sodomizzato da tutti loro.

Vi prego, svelateci la storia e i segreti del Panzerotto!
Carburo: E’ stata un’idea del Leader personificarlo.

Mullah: La personificazione del panzerotto è un’idea di The Leader, praticamente il panzerotto rappresenta lo stato di raviolo della donna incinta, perché la donna, essendo incinta, è ripiena come un panzerotto. Quindi il panzerotto, cioè il bambino è “sa matza” dopo il parto.

Carburo:E’ anche la personificazione della nostra paura più grande, cioè mettere incinta le fans.

Rod: …di 12 anni!

Il nuovo “membro” del gruppo, Staffiloccheccons, è entrato recentemente nella band. Ma è stato scelto dopo dei provini, come in “X factor” oppure è stato trovato in mezzo alla strada?
Staffiloccheccons: Penso trovato in mezzo alla strada.

Mullah: Da Felino!

Carburo: Però Mara Maionchi ha detto “Cazzoooooooooooo!” e l’abbiamo preso.

Staffiloccheccons:Sono ancora sotto esame!

Bene ora potete fare un saluto ai fans e ai lettori di San Gavino Monreale . Net
Mullah: Ciao Simone!

Rod: Ciao Simo!

Carburo: Ciao crastulo.it!

Staffiloccheccons: Ciao!

Rod:Ora poniamo una domanda all’intervistatrice. E’ finita l’intervista?

Si è finita.
Rod: Ecco va bene, possiamo provare.

La nostra (eroica) inviata Camilla Fois

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