Diecimila automobilisti multati in sei mesi. Il misuratore elettronico di velocità più temuto in Sardegna è stato messo fuori uso nella notte da raffiche di fucile. Il sindaco: “Lo proteggeremo meglio”.
L’occhio elettronico più temuto dagli automobilisti sardi da ieri è di nuovo spento. Questa volta sono stati alcuni colpi di fucile a sabotare l’autovelox di Las Plassas. A sette mesi dal primo atto vandalico che aveva mandato fuori uso l’apparecchio, ignoti sono tornati nelle ore notturne ed hanno preso di mira con i loro fucili il misuratore elettronico della velocità. Diversi colpi sentiti dagli abitanti delle case vicine. Il sindaco Paolo Melis ha condannato l’atto vandalico ed ha annunciato la sistemazione di lampioni e telecamere vicino all’autovelox. Non solo. Ha ribadito la necessità di risistemarlo nel centro abitato. Opinione condivisa dai cittadini: «L’autovelox deve rimanere. Solo così ci sentiamo tutelati».
LE FUCILATE. Nella notte fra venerdì e sabato il silenzio di quel fazzoletto di terra ai piedi del colle con i resti del castello di Eleonora è stato spezzato da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. Diversi colpi uditi nitidamente da chi abita vicino all’uscita del paese in direzione di Barumini, dove si trova l’autovelox. «Ho sentito i bossoli che rimbalzavano sulla mia macchina, nel mio cortile», ha raccontato Massimiliano Mascia, che ha chiamato per primo i carabinieri. «Dopo pochi minuti sono andato sotto l’autovelox ed ho visto che era stato colpito», ha aggiunto Andrea Lampis. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Lunamatrona per i primi rilievi. Le indagini sono state poi affidate ai colleghi della stazione di Barumini. Qualcuno è sicuro di aver sentito anche colpi di pistola. Il misuratore, adesso fuori uso, sarà riparato nei prossimi giorni.
I PRECEDENTI. Una bravata? O qualche automobilista infastidito per l’ennesima multa ricevuta grazie alla rilevazione dell’occhio implacabile collegato a sensori sull’asfalto? Sono le stesse domande di sette mesi fa quando, ancora durante la notte, alcuni malviventi tagliarono il palo che sorregge l’apparecchio. Di certo il primo autovelox fisso sistemato in Sardegna ha fatto parlare molto di sé. Soprattutto per le migliaia di ricorsi degli automobilisti multati soprattutto nel primo periodo di funzionamento del misuratore: oltre 10 mila multe in 6 mesi.
I CITTADINI. Eppure a Las Plassas tutti i cittadini difendono l’occhio elettronico. Ieri mattina fuori dal bar del paese commenti all’unisono. «Non credo sia una bravata », ha detto Teodoro Erbì, «l’autovelox sistemato in quel punto non ha alcuna utilità per la sicurezza della nostra popolazione». Ad aprile 2007 la macchina era stata collocata davanti al municipio. Ma l’ex prefetto di Cagliari la fece spostare in periferia. «Così le macchine entrano a Las Plassas di nuovo ad alte velocità», hanno aggiunto Orfeo Cireddu. Delio Diana, Elio Mascia ed Antonio Casula, «il pericolo per noi rimane e poi rallentano prima dell’uscita». Il paese è tagliato in due dalla statale 197 e molte case si affacciano sulla carreggiata.
IL SINDACO. «La nuova sistemazione dell’autovelox in periferia favorisce chi vuole compiere questi atti», ha affermato il sindaco Paolo Melis, «chiederemo alla Prefettura il suo ritorno davanti al Comune. Ma sistemeremo lampioni e telecamere vicine all’apparecchio». Ed ha ribadito: «Da quattro anni abbiamo chiesto all’Anas la realizzazione di rotatorie nei due ingressi del paese, intervento per il quale abbiamo anche stanziato 20 mila 20 mila euro di fondi di bilancio. Ma non ci hanno mai risposto».